20131114_104117SALERNO – Il libro che ti ha cambiato la vita potrebbe aiutare un detenuto. Dargli la possibilità di essere ‘libero’, almeno mentalmente. Viaggiando. Non è una idea romantica ma l’iniziativa concreta che da oggi fino al 24 consentirà agli ospiti del carcere di Salerno di poter ricevere un libro grazie al Banco editoriale, promosso dall’Acli, dalla Feltrinelli e dal supporto di don Rosario, parroco della struttura dove opera da tre anni.
IL PROGETTO – «Libero nasce nel 2011 a Verona e nel corso degli anni ha raccolto sempre più adesioni – spiega Gianluca Mastrovito, presidente dell’Acli salernitana-. Noi, spesso, godiamo di una libertà senza valore: proviamo a regalare. Il regalo è sinonimo di perdono». A fargli eco è don Rosario Petrone, il giovane parroco che spiega: «Sono 600 persone rinchiuse in una struttura che, non sempre, concede la possibilità reale di iniziare da zero. L’80% dei detenuti ha voglia di riscatto e si chiede dove ha sbagliato. Tutti dovremmo avere l’opportunità e un libro è tanto: una sorta di ponte tra due realtà». Il direttore della Feltrinelli, Daniele Datterino, entusiasta spiega: «Ci sono dei volontari nei locali che raccoglieranno i libri, speriamo siano quelli che hanno segnato la vita. E con una dedica daranno vita ad un legame speciale».

di Rosa Coppola

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