Staff Ludoteca di Nicola Clemente
NAPOLI – Il sostegno nei confronti di madri immigrate in difficoltà economiche e psicologiche e dei loro figli spesso spaesati in un contesto culturale nuovo, è al centro dell’attività della “Ludoteca L’Orsacchiotto”, ideata da tre donne russe. La ludoteca nasce come luogo di accoglienza, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, in Piazzetta Trinità degli Spagnoli, presso i locali dei Padri Trinitari, che hanno sostenuto la nascita della ludoteca.
DALLA RUSSIA PER I BAMBINI – Le tre donne russe che gestiscono il centro hanno inaugurato la struttura da oltre due anni, dedicando tempo, passione e risparmi, con l’obiettivo di fungere da collante di integrazione tra culture diverse, accogliendo i bambini di ogni etnia, grazie soprattutto all’appoggio di Padre Gaetano, che aiuta concretamente le attività della ludoteca. Il folklore e l’attenzione per i bisogni del bambino sono al centro delle attività del centro, che fa parte della cooperativa fondata da Tanya Dranus, in collaborazione in particolare con Tatjana Sanarova, ispiratrice delle feste basate sulla tradizione russa, che piacciono molto ai piccoli ospiti del centro.
LA TESTIMONIANZA – «Era nostra intenzione creare qualcosa per i bambini – racconta Tanya Dranus, direttrice della ludoteca- perché loro sono il nostro futuro e devono crescere in armonia imparando a conoscere la lingua e la cultura italiana. Ospitiamo bambini dai 12 mesi in su, che hanno subito forti traumi dovuti all’abbandono della propria lingua natia e cerchiamo di farli inserire attraverso la socializzazione, aiutando anche le loro madri, che molto spesso sono state vittime di abusi e violenze. Siamo contrarie ad ogni forma di razzismo e accogliamo ovviamente anche i bambini napoletani e i diversamente abili, ottenendo un ottimo riscontro anche da parte dei residenti del quartiere della I Municipalità che ci hanno subito accolto con grande entusiasmo e fiducia».
La ludoteca nel quartiere è molto conosciuta perché offre alle donne lavoratrici l’opportunità di lasciare i bambini in mani sicure, senza essere sballottati in giro e affidati a turno a persone diverse, dalle otto del mattino alle venti. Il nome scelto per la cooperativa è una garanzia di accoglienza, perché l’orsacchiotto, oltre ad essere il giocattolo più amato dai bambini, nella cultura russa, rappresenta una figura protettrice, soprattutto per i più piccini. In questi anni molte donne si sono rivolte alla struttura, chiedendo aiuto, come nel caso di una donna siciliana, che aveva subito violenze dal marito tanto da decidere di trasferirsi a Napoli da alcuni parenti per sfuggire dalle grinfie del consorte e ricevere l’ausilio sperato nella cooperativa, che ha accolto con entusiasmo i suoi figli gratuitamente, aiutandola anche a trovare un lavoro.
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui