Spilla_Adesivo-1MILANO – Contrastare la diffusione del fumo tra i ragazzi delle scuole medie cercando di insegnare la valenza positiva del “non essere fumatori”. Questa la filosofia del progetto “Io non me la fumo”, realizzato dall’Associazione Lorenzo Perrone, con il patrocinio del Comune di Cologno Monzese e con il contributo della Fondazione Comunitaria Nord Milano.
“Io non me la fumo” si articola in due fasi: la formazione di docenti e educatori e gli incontri con i ragazzi delle scuole medie di Cologno Monzese. Il progetto, che prevede percorsi di prevenzione differenziati per le classi prime, seconde e terze, impegnerà gli studenti in gruppi di lavoro coordinati da uno psicologo e un volontario dell’ALP.
Ai ragazzi delle prime, per esempio, sarà chiesto di disegnare due personaggi ideali: un fumatore e un non fumatore. Poi, di provare a immaginare come saranno questi due personaggi fra quindici anni. Nelle seconde, invece, i ragazzi saranno suddivisi in tre gruppi: fumatori, non fumatori ed ex fumatori. E a ognuno verrà proposto di analizzare spinte e motivazioni che stanno alla base di ciascun comportamento. Nelle terze gli studenti saranno chiamati ad analizzare una simulazione tra due gruppi di compagni, fumatori e non fumatori, e due soggetti con lo stesso ruolo, che avranno il compito di entrare in relazione con ciascuno dei due microgruppi. I ragazzi esclusi da questi ruoli saranno gli “osservatori partecipanti
L’obiettivo di questo lavoro è quello di portare i giovani a percepire il fumo come disvalore, e a prendere coscienza dei problemi legati alla dipendenza. Gli operatori e i volontari dell’ALP porteranno “Io non me la fumo” anche nelle parrocchie, nelle società sportive e nelle associazioni, con l’obiettivo di coinvolgere nel progetto il maggior numero possibile di adulti, “gruppo educante” dei ragazzi in questa età.
In occasione degli incontri saranno distribuiti manifesti, materiale informativo, adesivi e spillette con il logo del progetto. L’intento educativo: consentire ai “non fumatori” di indossarla come segno di riconoscimento per costruire un’identità di gruppo.
“Io non me la fumo” ha avuto la supervisione scientifica del dottor Roberto Boffi, responsabile di Fisiopatologia Respiratoria dell’Istituto Nazionale dei Tumori, e degli specialisti della Tobacco Control Unit.

di Alice Martinelli 

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