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ROMA – Sembrano ormai non esserci più dubbi sulla decisione di Silvio Berlusconi di affidarsi ai servizi sociali. E così, dopo la giornata in cui l’ex premier ha incontrato i responsabili di alcune fondazioni e comunità, si stringe la rosa delle associazioni romane a cui potrebbe affidarsi. E ne rimangono solo due: l’Associazione Nessuno Tocchi Caino e la Fondazione Diritti Genetici.
Il segretario di Nessuno Tocchi Caino, Sergio D’Elia, si dichiara favorevole a un’eventuale richiesta da parte del leader del Pdl. Senza però precisare se ci sia stato un contatto concreto. “Saremo felici di avere Berlusconi tra noi, per due motivi” dice il segretario: “Berlusconi è stato l’unico capo di Governo italiano a proporre, nel 1994, la moratoria nei confronti della pena capitale. Inoltre, un mese fa, ha deciso di sostenere i referendum radicali a differenza della controparte del Pd che non ha accolto nemmeno un quesito. Neanche uno di quelli su cui si dice d’accordo”.
Per questa Associazione, che lotta per l’abolizione della pena di morte nel mondo, la presenza di Berlusconi viene vista come un grande aiuto. Si avvicina infatti una scadenza importante: nel 2014 sarà presentata una risoluzione Onu sulla moratoria all’esecuzione capitale.
Ma di cosa si occuperebbe l’ex premier? “Parteciperebbe alle campagne di sensibilizzazione, alla diffusione della documentazione sulla pena di morte nel mondo – precisa D’Elia. “E’vero che in Italia la pena di morte è stata bandita, ma anche qui c’è molto da fare: spesso nelle nostre carceri si muore per pena o si sconta una pena fino alla morte”.
Ben contento di avere Berlusconi tra i suoi volontari, anche Mario Capanna presidente della Fondazione Diritti Genetici. Non conferma né smentisce il presunto contatto di ieri con l’ex premier o i suoi legali, ma commenta con una frase che lascia molto ad intendere: “Autorevoli intermediari stanno esaminando la situazione, – ride garbatamente – lasciamo che le cose maturino”
Capanna, il 5 agosto scorso all’indomani della sentenza definitiva di condanna in Cassazione, inviò al leader del Pdl una lettera in cui lo invitava a lavorare per la sua fondazione. “Berlusconi ha grandi capacità politiche ed è al centro di relazioni nazionali e internazionali – dichiara Capanna – Ce lo vedete a pulire i bagni in una comunità per tossicodipendenti o ad aiutare le vecchiette ad attraversare la strada? Sarebbe sprecato”, prosegue il presidente che si definisce un avversario politico del Cavaliere ma che gli rivolge un invito sincero: “Venga da noi e impegni le sue capacità per promuovere il nostro progetto, per fare di Roma la capitale euro mediterranea della ricerca scientifica partecipata”.
Inoltre, non esclude benefici per l’ex premier: “Potrebbe acquisire competenze su temi che, per mancanza di tempo, non ha mai potuto approfondire: cosa sono gli organismi geneticamente modificati, cosa sono le biotecnologie, quali le ricadute sulla catena agroalimentare. Le sembra poco?”
Ancora in forse, invece, il Ceis (Centro Italiano di Solidarietà) di don Picchi, che decide di non rilasciare dichiarazioni. La comunità del sacerdote che si occupa del recupero di tossicodipendenti era stata data per favorita: nel 2007, infatti, vi aveva svolto i servizi sociali il deputato di Forza Italia Cesare Previti. Ma fonti molto vicine ai vertici confermano che, da parte di Berlusconi, non ci sarebbe stata ancora alcuna richiesta formale.

di Alice Martinelli 

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