riscaldamento_globale_7560ROMA – Secondo un nuovo rapporto coordinato dalle Nazioni Unite gli stati potranno ridurre le proprie emissioni di almeno il 60%, e mantenere così l’innalzamento della temperatura globale al di sotto della soglia di due gradi, solo a condizione che si rispettino gli impegni presi alla Conferenza sul cambiamento climatico di Copenhagen dello scorso anno. Il rapporto, coordinato dal Programma ONU per l’Ambiente (UNEP), viene pubblicato nel momento in cui i governi si preparano alla Conferenza sul cambiamento climatico, che si terrà a Cancún, in Messico, dal 29 novembre al 10 dicembre. I risultati evidenziano l’ampio divario esistente tra i risultati che dovrebbero essere ottenuti entro il 2020 e quanto ci si può realmente aspettare entro quella data.
«I risultati indicano che la conferenza ONU di Copenaghen potrà essere considerata un successo, solo nel caso in cui impegni, intenzioni, finanziamenti e promesse fatte, siano rispettati», ha detto il Direttore Esecutivo dell’UNEP, Achim Steiner, il quale ha sottolineato che le attuali opzioni in fase negoziale potrebbero consentire di passare da una riduzione del 60% a risultati ben più ambiziosi. L’Accordo di Copenaghen dello scorso dicembre rifletteva un impegno assunto dai paesi entro il 2020, che, tuttavia, non consentirebbe di rispettare il limite dei due gradi, stabilito per il riscaldamento atmosferico. Il Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (IPCC) ha evidenziato che, al fine di eliminare gli effetti più gravi del cambiamento climatico, i paesi industrializzati devono ridurre le proprie emissioni dal 25 al 40%, rispetto ai livelli registrati nel 1990, entro il 2020, e devono finalmente dimezzare le emissioni globali entro il 2050.
 
Si stima che, per realizzare la possibilità di fissare la temperatura al valore di due gradi centigradi, o ad una soglia inferiore, nel corso del 21° secolo, le emissioni globali dovranno raggiungere un massimo di 44 giga-tonnellate di CO2, entro il 2020. Il Rapporto, firmato congiuntamente da oltre trenta scienziati di spicco, evidenzia altresì che la piena realizzazione di quanto promesso dall’Accordo di Copenaghen potrebbe indurre ad una riduzione delle emissioni di circa 49 giga-tonnellate di CO2, entro il 2020, ma causerebbe comunque un divario di circa 5 giga-tonnellate, che dovrebbe essere colmato. «Il Rapporto rivela sia la concreta possibilità di ridurre le emissioni, sia l’importanza della cooperazione internazionale per incrementare l’attuale, purtroppo inadeguato, livello di ambizione», ha affermato Christiana Figueres, Segretario Esecutivo della Convenzione Quadro ONU sul Cambiamento Climatico (UNFCCC). La Figueres ha chiesto ai governi che s’incontreranno a Cancún di lavorare rapidamente per ridurre le emissioni, al fine di mantenere il riscaldamento climatico al di sotto della soglia di 2 gradi centigradi.
 
Per saperne di più:
 
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=36847&Cr=climate+change&Cr1=

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