giancarlo-siani-01NAPOLI- La Mehari è l’auto sulla quale Giancarlo Siani è stato ucciso, il 23 settembre 1985, a Napoli. Era un giornalista-giornalista. Uno che faceva solo il suo mestiere: raccontava la verità. In Italia negli ultimi 50 anni sono stati uccisi 26 tra giornalisti e operatori dell’informazione. Senza dimenticare le migliaia di vittime innocenti di mafie, terrorismo e criminalità con il caso emblematico della Campania che ne conta oltre 300. Trovarsi maledettamente nel posto sbagliato al momento sbagliato.
In tour per una settimana tra le strade di Napoli giungerà a fine staffetta presso la sede del quotidiano “il Mattino” e porterà con se le storie di altre vittime, storie di sofferenze e di riscatto che Giancarlo avrebbe raccontato e che noi vogliamo raccontare oggi insieme a lui. Stamattina la Mehari dal Mattino si sposterà al PAN (Palazzo delle Arti Napoli), dove alle 17.00 sarà inaugurata l’installazione che prevede una breve narrazione per immagini della storia – simbolo di Giancarlo Siani per approdare al tema della libertà di stampa attraverso la proiezione dei suoi scritti che si comporranno a poco a poco sulle mura del PAN ricostruendo le parole e le immagini di una vita dedicata al diritto di cronaca. La Mehari sarà parte integrante dell’installazione stessa.  Fino al 15 ottobre il PAN ospiterà una serie di eventi/incontri sui temi della libertà di stampa e delle vittime innocenti della criminalità.

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