ROMA- «Sono passati quasi sessant’anni, ma l’umanità non ha ancora rinunciato alla guerra». E’ ferma la posizione di Emergency sul possibile intervento militare in Medio Oriente. Secondo l’organizzazione medico umanitaria la guerra «non è l’unica opzione possibile per mettere fine a un conflitto. L’abbiamo visto con i nostri occhi in Iraq, in Afghanistan, in Libia: le guerre “per la pace” hanno solo alimentato altra violenza e in questi Paesi i civili continuano a morire, ogni giorno. Ai morti già causati dalla guerra in Siria – si legge in una nota diffusa-  se ne aggiungeranno altri, perché scegliere le armi oggi significa decidere sempre, consapevolmente, di colpire la popolazione civile: nei conflitti contemporanei il 90% delle vittime sono sempre bambini, donne e uomini inermi».Infine un appello al governo italiano: «In tutti questi anni abbiamo visto che la guerra è sempre l’opzione più disumana, e inutile. Chiediamo che l’Italia rifiuti l’intervento armato e si impegni invece per chiedere alla comunità degli Stati l’immediato intervento diplomatico, l’unica soluzione ammissibile secondo il diritto internazionale, l’unica in grado di costruire un processo di pace che abbia come primo obiettivo la tutela della popolazione siriana, già vittima della guerra civile».

di D.D.

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