ATENE – Mangiare un souvlaki all’ombra dell’acropoli di Atene dovrebbe costare meno: giovedì è scattato infatti il taglio dell’Iva sui pasti consumati nei ristoranti. Una misura voluta dal governo greco per spingere i consumi e compensata dall’aumento della tassazione sui beni di lusso. La riduzione, dal 23% al 13%, si applica anche alle bevande ma non agli alcolici.
In teoria, dovrebbe portare ad un abbassamento dell’8% nei prezzi finali. A meno che qualcuno non faccia il furbo: è fondamentale che i proprietari dei ristoranti riducano davvero i prezzi, considerato che è la prima volta da tre anni che si registra un effettivo taglio delle tasse in Grecia.
 

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