africaNAPOLI – «Una volontaria di Napoli che operava a Zanzibar, nell’ottobre 2007 mi convinse a recarmi sul posto per farmi conoscere alcuni volontari dell’associazione “Why a home for youth” che nei villaggi a sud dell’isola cercavano di dare un contributo a favore dei bambini delle varie comunità (…) Ho visto queste famiglie in stato di assoluta povertà, cosa mangiano, o meglio come non riescono a nutrirsi, come vivono in baracche di terra e pietra senza acqua senza corrente elettrica senza servizi igienici, tuguri veri e propri, che contemporaneamente vengono usate anche come ricoveri di animali. (…) Tornato in Italia, ho avvicinato altri amici illustrando la situazione ricevendo da tutti la disponibilità ad intervenire. Nasceva cosi il Gruppo Gocce d’Amore per i Bambini dell’Africa». A parlare è Franco Vagelli, segretario della onlus con sede legale a Rovereto e segreteria a Napoli che ha per scopo la costruzione di asili, orfanotrofi, case di accoglienza: opere di primaria necessità per lo sviluppo e la crescita dei bambini in Africa.

I DATI – Dal 2008 ad oggi, “Gocce d’Amore” si è occupata di oltre cinquecento bambini assistiti in asili e di oltre 100 bambini in Tanzania assistiti con iniziative varie. In particolare, l’associazione è riuscita a far sorgere in Tanzania una casa di accoglienza e di una fattoria. Ulteriori progetti sono in programma sia a Zanzibar, che in altri posti della Tanzania, mentre sono frequenti i viaggi dei volontari napoletani in terra africana. Spiega il presidente Giovanni Trotta: «Puntiamo all’autosufficienza e a fare in modo che le nostre strutture diano lavoro alla gente del luogo». Una cooperazione virtuosa, dunque, nata con l’impegno di pochi e divenuta nel giro di qualche anno una solida realtà, rigorosamente made in Napoli.

di Francesco Gravetti

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