microcreditoSALERNO- «La Caritas all’inizio di questo tempo di riposo non si fermerà, con i suoi sportelli e i suoi servizi non lascerà mai nessuno solo. La crisi non va in ferie. E il rischio usura è dietro l’angolo». E a sostegno di queste parole, pronunciate da don Marco Russo – direttore della Caritas diocesana Salerno-Campagna-Acerno, ci sono i numeri del Prestito della speranza e micro credito. Quelli che la dicono lunga sull’impegno dei volontari e sulla difficoltà economica che stenta a mollare la presa delle famiglie Salernitane. La Caritas ha istruito ad oggi  456 pratiche, di cui 170 accettate, 106 in corso d’istruttoria. Sono invece 172 quelle respinte. I finanziamenti erogati sono pari a oltre 1 milione di euro, mentre l’impegno diretto della Caritas con la collaborazione di un Istituto di Credito di Battipaglia ha erogato circa 200mila euro.
L’IMPEGNO- «Ogni giorno- sottolinea don Marco Russo –  continuano a bussare alla nostra porta persone che chiedono un aiuto: per la propria azienda, per la famiglia, per far fronte a mille necessità e noi come Caritas Diocesana, cuore della comunità, abbiamo organizzato una task force per essere sempre reperibili. In questi giorni, abbiamo rilanciato un piano per l’accompagnamento alle persone che sono in situazioni di difficoltà economica, un “aiuto ad hoc”, in particolar modo alle imprese familiari in difficoltà», Secondo il della Caritas diocesana Salerno-Campagna-Acerno la stessa  definizione di ‘povero’ cambia come se i neologismi potessero mutare la situazione:«Nuovi poveri, poveri d’importazione, poveri di ultima generazione, riempiamo pagine di giornali cercando di dare una spiegazione, che va bene per soddisfare la nostra curiosità, ma difficilmente leggiamo di qualcuno o di qualcosa che ha fatto o ha in animo di fare qualcosa per aiutare la persona»..
IL RUOLO DEL VOLONTARIATO- I volontari della Diocesi, impegnati anche per i turni estivi, saranno pronti e presenti nei Centri di ascolto per raccogliere le istanze, le difficoltà, le richieste. E cercare di andare incontro a quanti sono stati risucchiati dal vortice della crisi economica. «Dobbiamo dare fiducia all’uomo dicendogli concretamente che confidiamo nel suo valore e che vogliamo rivederlo in piena dignità e cosciente della gioia di vivere», conclude don Marco Russo. Un lavoro, quello della Caritas, che alimenta la speranza. Un milione di euro rappresenta una cifra importante per cercare di aiutare chi è in difficoltà e necessita di una mano. Che è tesa verso la Chiesa e le Istituzioni in campo per evitare il richiamo del soldo facile, dell’usura. Di quel ‘mostro’ capace di avere la meglio sugli imprenditori in difficoltà. Il micro credito e il credito della speranza CEI rappresentano un percorso non assistenzialista ma di reciproca respoNsabilità, che presuppone, con i tempi adatti la restituzione del capitale, con tassi agevolati. Occorrono dei requisiti chiari, pochi, ma semplici.

di Rosa Coppola

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