tumoreMILANO – Troppo grandi per i centri riservati ai bambini, troppo piccoli per le cure destinati agli adulti. Negli ultimi cinque anni solo il 20-25 per cento degli adolescenti che ha avuto un tumore è stato curato nelle strutture adeguate. Gli altri sono scomparsi dai radar dell’Aieop l’Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica: “Sono finiti spesso in ospedali di seconda fascia, dove non ci sono risposte adatte alle esigenze psicosociali e di cure dei pazienti”, lo ha dichiarato Andrea Ferrari, oncologo pediatra dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. L’appello per creare una task force per assicurare cure mediche adeguate ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni, malati di cancro, arriva dal congresso tenuto dall’Aieop (Associazione italiana ematologia oncologica pediatrica) e dall’Aiom (Associazione italiana oncologia medica)  “per definire criteri di una nuova oncologia che abbia dei protocolli adeguati anche per gli adolescenti”.  Secondo un recente studio pubblicato da Eurocare, gli adolescenti hanno un tasso di mortalità a causa dei tumori del 20-30 per cento in più rispetto ai bimbi.
PROGETTO GIOVANI – All’Istituto nazionale dei tumori di Milano dal 2011 è partito il “Progetto giovani”, coordinato da Andrea Ferrari. Il “Progetto giovani” – spiega – non ha scadenza: è ormai diventato una specie di protocollo da seguire per dare la giusta risposta agli adolescenti con un tumore”.

di redazioneweb

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