iran protests in+teheranIRAN- In un nuovo documento diffuso oggi, Amnesty International ha denunciato che le autorità iraniane hanno intensificato le misure repressive contro il dissenso in vista delle elezioni presidenziali del 14 giugno. «L’intensificazione della repressione costituisce un oltraggioso tentativo da parte delle autorità iraniane di mettere a tacere le critiche prima delle elezioni presidenziali – ha affermato Philip Luther, direttore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International-. L’impennata delle recenti violazioni sottolinea il continuo e sfacciato prendersi gioco dei diritti umani basilari attraverso la persecuzione dei dissidenti politici e tradisce l’evidente assenza di un discorso significativo sui diritti umani nella campagna elettorale».
Dall’inizio di marzo di quest’anno, almeno cinque giornalisti sono stati arrestati in relazione al loro lavoro nel chiaro tentativo di reprimere la libertà di espressione. Numerosi attivisti politici e rappresentanti sindacali sono stati arrestati e perseguitati dalle autorità negli ultimi mesi. Amnesty International ha espresso crescente preoccupazione che le misure repressive siano usate dalle autorità iraniane per reprimere il dissenso, con la scusa di proteggere la nazione.
«Le autorità iraniane devono permettere a tutte le persone e ai gruppi di esercitare pacificamente il loro diritto alla libertà di espressione, associazione e assemblea, anche quando esprimono dissenso dalle politiche e dalle pratiche dello stato. Le persone detenute per questo motivo sono prigioniere di coscienza e devono essere rilasciate immediatamente e incondizionatamente», ha concluso Luther.

di Walter Medolla

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