pitstopFOGGIA – Uno spazio cittadino in cui fare il “pieno” di latte ed il cambio del pannolino. Un “pit stop” riservato alle mamme ed ai bambini di Foggia per superare le situazioni di emergenza che possono verificarsi per strada, che punta a favorire la pratica dell’allattamento al seno, il rapporto madre-figlio e a non scoraggiare i neo-genitori che decidono di fare una passeggiata portando il loro piccolo a spasso. E’ da queste considerazioni che il Comitato Provinciale di Foggia per l’Unicef ha deciso di allestire il “Baby Pit Stop”, il punto di incontro situato nei locali della sede in via Marchese De Rosa 23, presso il Circolo Didattico “Nicola Parisi”, che ha preso ufficialmente il via lo scorso fine settimana.
IL “PIENO” DI LATTE – «Abbiamo deciso di attrezzare questo spazio nei locali della nostra sede perché una delle finalità principali dell’Unicef è proprio quella di garantire la protezione e la salvaguardia dei bambini e delle mamme. Nel nostro “Baby Pit Stop” – spiega Rosalbina Perricone, presidente del Comitato provinciale per l’Unicef – le mamme possono entrare per allattare i loro bambini in assoluta tranquillità. Uno spazio in cui sono garantiti accoglienza, riserbo e discrezione. Inoltre, possono contare sulla presenza di due poltroncine, di un fasciatoio per cambiare i pannetti al bimbo e di un bagno». E tutto senza gravare sulle casse del Comitato, che ha attrezzato l’area a costo zero recuperando il materiale tra soci e sostenitori. Adesso, quindi, «le mamme che vanno a passeggio con i loro bambini, se si trovano in zona ed hanno la necessità di allattare o di cambiare il proprio figlio, possono fermarsi per un Pit Stop da vivere in piena serenità». Gli orari di apertura del Punto di Incontro coincidono con quelli di apertura del Comitato Provinciale Unicef: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle 12; martedì dalle ore 16 alle 18.
BENESSERE E SALUTE – L’idea di dotare la città di Foggia di un “Baby Pit Stop” è stata mutuata dall’esperienza portata avanti negli ultimi anni a Milano grazie ad un protocollo stipulato tra l’Asl ed il Comitato Italiano per l’Unicef. «L’idea – prosegue Perricone – ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di sposarla e di metterla in pratica nel capoluogo dauno. Il nostro pensiero è particolarmente rivolto ai bambini, specialmente a quelli che vivono nei Paesi in via di sviluppo, e alla tutela della loro salute. E questa buona prassi può contribuire a sostenere la genitorialità, l’allattamento materno in tutte le situazioni». Da quando è entrato in funzione, però, nessuna mamma si è fermata al Pit Stop con il proprio bambino. «Sono soli pochi giorni che l’abbiamo attivato. Il prossimo impegno – aggiunge Perricone – sarà proprio quello di farlo conoscere, di diffonderlo, di allargare la rete dei contatti in modo che i genitori sappiano di questa possibilità».
ALLATTAMENTO AL SENO – Un’azione, dunque, rivolta anche ad aumentare i tassi dell’allattamento al seno che, oltre a far registrare benefici per la salute del bambino da un punto di vista nutrizionale, contribuisce a rafforzare la relazione madre-bambino ed i processi di attaccamento. Non a caso, proprio l’Unicef e l’Organizzazione Mondiale della Sanità operano da diverso tempo per accrescere la fiducia delle donne nella loro capacità di allattare, chiedendo l’eliminazione di qualsiasi ostacolo all’allattamento al seno presente all’interno del sistema sanitario, del mondo del lavoro e delle comunità.

di Emiliano Moccia

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