AmiantoRimozioneTORINO – È stato condannato a 18 anni di reclusione per disastro doloso l’imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny, imputato a Torino nel processo Eternit sulle vittime dell’amianto. In primo grado era stato condannato a 16 anni.
DUE IN PIÙ – «In parziale riforma» della sentenza di primo grado, dunque due anni in più rispetto alla pena inflitta in primo grado, sono stati inflitti al magnate svizzero di 66 anni, unico imputato rimasto al processo Eternit dopo la morte, avvenuta il 21 maggio scorso, del barone belga Louis De Cartier De Marchienne, a 92 anni. Entrambi erano stati condannati a 16 anni, il 13 febbraio 2012, per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche. Il pg Raffaele Guariniello aveva chiesto 20 anni di pena.

redazione online corriere.it 

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