immigrati_agricolturaNAPOLI – «La legge regionale sull’agricoltura sociale va emendata con un riferimento chiaro alla disciplina nazionale della cooperazione sociale (legge n 381 del 1991). Così com’è esclude di fatto le cooperative sociali dall’essere soggetti promotori dell’agricoltura sociale e questo è un paradosso. Le cooperative sociali sono state, difatti, le prime a sperimentare questa pratica innovativa che ha connotazioni precise, radicate nell’integrazione tra settori». A dirlo sono Giuliano Ciano, responsabile regionale Forum dell’Agricoltura sociale ed i tanti cooperatori, intervenuti, presso la Fattoria sociale “Fuori di zucca”, al convegno “Agricoltura sociale in Campania: panorama e scenari” organizzato da Fedagri e da Federsolidarietà Confcooperative Campania, in collaborazione con il Forum dell’Agricoltura sociale, Progetto Policoro e Libera Campania.
Sul punto Lucia Coletta e Italo Santangelo, dell’Assessorato all’Agricoltura-Sesirca, hanno mostrato massima apertura al dialogo. «Invitiamo le parti sociali a redigere tutte le osservazioni del caso. Anche l’Assessore Daniela Nugnes è d’accordo su un lavoro di correzione in rete. Ben vengano focus come questi capaci di far emergere le storture, anche se in corsa» ha commentato Santangelo. Un lavoro di rettifica che va fatto quanto prima, visto che il regolamento attuativo sta per essere licenziato.
Chiaro anche l’impegno di Pietro Foglia, presidente della Commissione Agricoltura, assente per impegni sopravvenuti e che ha inviato una nota. «Abbiamo già sollecitato la Giunta regionale all’istituzione dell’Osservatorio e all’emanazione dei regolamenti attuativi proprio come sancito dalla legge sull’Agricoltura sociale» ha fatto sapere Foglia.
Il discorso sulle criticità della legge sull’agricoltura sociale ha fatto ricadere l’accento, ancora una volta, sulla mancanza di una norma regionale (recepimento della 381/91) sulla cooperazione sociale. E su questo punto, l’on Luciano Schifone, vice presidente della Commissione Politiche sociali, ha assicurato il suo impegno per sbloccare l’attuale situazione di stallo.
Carlo Mitra, commissario Confcooperative Campania, Giovanpaolo Gaudino, coordinatore di Federsolidarietà Confcooperative Campania e Luigia Adiletta, presidente Fedagri Confcooperative Campania hanno fatto presente, come anticipato da Giuliano Ciano in apertura dei lavori, l’urgenza di camminare in rete. «Solo in rete, e nel rispetto delle regole, riusciremo a far bene il nostro lavoro di rappresentanti» ha chiosato Carlo Mitra.
L’esperienza di Agrinsieme Campania, la sinergia con Legacoop Campania (presente all’evento) e Agci Campania sul versante sociale devono essere il binario per permettere alla cooperazione di fare il proprio lavoro in un settore di confine, che implica prima di tutto una rivoluzione culturale.

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