malato_imageSALERNO – «Mobbing, stalking, pedofilia, femminicidio: sono fenomeni in aumento, vertiginosamente. Ma il dato nuovo che interessa Salerno, che stiamo studiando e seguendo come Procura della Repubblica, è la crescita della pedofilia omosessuale. Le vittime di questi mostri sono sempre più bambini maschi. E, aggiungo che quando questo capita in famiglia, nello stesso ambito familiare, la denuncia diventa sempre più una utopia. Non dimentichiamo che certi fenomeni sono sempre strettamente legati al territorio e alla particolare mentalità: donne o bambini visti come oggetto di possessione». Un quadro dalle tinte fosche quello dipinto da Elena Guarino, sostituto procuratore della Procura salernitana, specializzata in tematiche relative a violenze su minori e donne. Guarino è intervenuta nel corso del convegno denominato “Amore malato”, promosso dall’associazione AMI (Associazione matrimonialisti italiani) tenutosi a Scafati, in provincia di Salerno.
IL QUESTORE – Con lei, il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Fabrizio Parrulli, e il questore Antonio De Iesu che ha sottolineato: «Il maschio che uccide prima che malvivente è malato. E necessita di supporto di specialisti capaci di approfondire la personalità. La prevenzione è importante ma non sempre riesce ad evitare taluni episodi: a tal proposito, però, vorrei fare un plauso all’ex ministro Mara Carfagna. La Legge anti stalker è un dispositivo che cerca di colmare un vuoto legislativo capace, in molti casi, di ammonire lo stalker e fargli cambiare vita». Antonio Squillante, manager dell’Asl Salerno che ha annunciato, grazie a stanziamenti del Ministero delle Pari Opportunità, l’attivazione di due presìdi, a Nord e Sud del capoluogo, anti violenza con team di esperti a supporto delle vittime. «Un presìdio è previsto presso l’ospedale di Agropoli ma, visto che il plesso sarà riconvertito, lo istituiremo a Vallo della Lucania; il secondo a Nocera Inferiore».

di Rosa Coppola

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