autismoROMA- “Autismo, più frequente di quanto non si pensi”, ecco il motto prescelto per la sesta giornata mondiale dell’autismo istituita dall’ Onu nel 2007. Lo scopo?  Promuovere la conoscenza e la solidarietà verso i bambini e le persone che ne sono colpiti. Lo slogan rimarca la difficoltà di conoscere l’incidenza di una sindrome che a livello mondiale rappresenta un problema sia in campo educativo che  in quello sanitario.
I DATI E CAUSE- Secondo recenti statistiche si riscontra un forte aumento dell’incidenza nel corso del tempo e in particolare nel corso degli ultimi anni. Tempo fa si parlava di non più di un bambino con disturbo autistico su svariate migliaia, gli studi più recenti, invece, abbassano questo rapporto, portandolo fino ad un bambino ogni 50. Si tratta, in questo caso, di forme di autismo molto varie: i casi più gravi, che richiedono un’assistenza personale dedicata, rimangono uno su mille. In Italia si contano 400mila famiglie con al proprio interno una persona con autismo. Negli ultimi anni la conoscenza scientifica, come sottolineato dalla Federazione nazionale che raggruppa le principali associazioni del settore (Fantasia), ha confermato che le cause sono di natura organica e non di origine genetica.
I TRATTAMENTI – Nel nostro paese, l’Istituto superiore di Sanità ha pubblicato un anno fa una “linea guida” per il trattamento dell’ autismo nei bambini e negli adolescenti. Un documento in cui vengono indicati una serie di interventi efficaci,  tra cui quelli mediati dai genitori, che imparano da professionisti ad applicare nella quotidianità delle modalità di comunicazione adatte ai figli. Molta cautela, invece, per i trattamenti con farmaci, alcuni dei quali vengono del tutto sconsigliati, così come la terapia con ossigeno iperbarico, la chelazione. Un grande dibattito si è aperto per la pubblicazione di questo documento, fortemente voluta dalle associazioni che criticano quanti “vendono terapie inefficaci e persino dannose”. Dal novembre 2012 le Linee Guida sono diventate vincolanti per tutte le regioni e per tutti i servizi sociali, sanitari e scolastici. Nel frattempo, sono molte le famiglie che si organizzano per affrontare i problemi legati a questa disabilità. Come ad esempio i “parent training”, percorsi nei quali le competenze necessarie vengono trasferite dai genitori più anziani e quelli più giovani che si trovano ad affrontare la presenza di un figlio con sindrome autistica. La stessa Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, ha sottolineato l’ efficacia di questi percorsi sulla qualità di vita delle famiglie che vi partecipano.
LE INIZIATIVE – Il 2 aprile sono previsti numerosi eventi in tutto il mondo. La  “Autism Speaks”, la più grande organizzazione mondiale per promuovere la ricerca scientifica sull’ autismo, ha lanciato l’iniziativa ” Light it up blue” (Illuminalo di blu): i monumenti del mondo, da New York a Rio de Janeiro, da Sidney a Roma (dove si colorerà di blu l’ arco di Costantino), si illuminano di blu a testimoniare la sensibilità delle città. Previsto a Roma una conferenza per fare il punto sulle buone pratiche.

di Sabrina Rufolo

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