ROMA – Per le donne gli infortuni sul lavoro diminuiscono meno dei colleghi uomini. E gli incidenti mortali? A livello complessivo le morti sul lavoro diminuiscono dell’8,9%, ciò è dovuto esclusivamente ai lavoratori uomini (-10,9% rispetto al 2010). Le lavoratrici, viceversa, hanno conosciuto un sensibile aumento dei decessi nel 2011 rispetto all’anno precedente (+14,1%, passando dai 78 casi del 2010 agli 89 del 2011), avvenuti quasi esclusivamente durante il percorso casa-lavoro-casa (da 40 casi del 2010 a 50 del 2011). E’ quanto rivela lo studio “Donne e infortuni” elaborato dall’Inail, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. In particolare nel 2011 sono 231.870 gli infortuni sul lavoro che coinvolgono donne. Rappresentano poco meno di un terzo (29,6%) di quelli avvenuti in occasione di lavoro (725.339), e poco più della metà (50,3%) di quelli avvenuti in itinere. Rispetto all’anno precedente, nel 2011 gli infortuni sul lavoro delle donne hanno fatto registrare un calo del 5,6%, più contenuto rispetto a quello degli uomini (-6,9%).
INCIDENTI ROSA DAL 2007 al 2011 – Le tendenze nell’ultimo quinquennio. Gli infortuni in rosa sono calati del 7,6% negli ultimi cinque anni: sono passati dai 251.023 del 2007 ai 231.870 del 2011. Nello stesso periodo, tuttavia, si registra un incremento di quasi 5 punti percentuali rispetto al totale degli infortuni (da 27,5% a 32,0%), a fronte di un aumento dell’occupazione femminile solo del 2%. Il calo è stato decisamente più contenuto rispetto a quello rilevato per gli infortuni sul totale dei lavoratori, che nello stesso periodo sono diminuiti del 20,5% (da 912.379 a 725.339 casi).
SETTORI – La riduzione degli incidenti, nel quinquennio 2007-2011, è stata rilevante in Agricoltura (-28,8%) e contenuta nell’Industria e Servizi (-7,7%), mentre sono aumentati gli infortuni per le Dipendenti conto Stato (+6,6%). Negli ultimi anni la riduzione degli incidenti sul lavoro delle donne (pur seguendo l’andamento generale) è minore rispetto a quello dei colleghi maschi.
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di Stefania Melucci