Comunicare il Sociale si scusa con la LILA, Lega Italiana per la lotta contro l’Aids,  e con i lettori per avere pubblicato nello scorso numero cartaceo  (Gennaio 2013 Speciale Elezioni) gli scatti relativi ai principali candidati premier omettendo di citare, per un mero errore materiale, che gli stessi sono stati realizzati dall’agenzia “Contrasto” per la campagna “Voteresti per me se avessi l’HIV?”, organizzata, appunto, dalla LILA. La campagna si proponeva l’obiettivo di portare al centro del dibattito politico alcune tematiche fondamentali che sono state pressoché dimenticate da quasi tutti gli schieramenti politici, tra questi il finanziamento al Fondo Globale di lotta all’Aids, Tubercolosi e Malaria ed anche la sottrazione dei diritti delle persone omosessuali. La campagna si strutturava in 8 domande dirette ai leader di coalizione ( Pierluigi Bersani, Beppe Grillo, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Oscar Giannino ed Antonio Ingroia) sulla prevenzione ed i diritti dei sieropositivi, accompagnandola da un’iniziativa fotografica. Ciascun politico era, infatti, rappresentato da una scritta che accompagnava il suo volto, in un’immagine simile ai manifesti elettorali “Voteresti per me se fossi sieropositivo?” ed un sottotitolo: “Fermiamo l’Hiv, non le persone con l’Hiv”. La provocazione era diretta contro le le discriminazioni che sin troppo spesso, oltre ad offendere, rendono difficile prevenzione e cura. I quesiti erano centrati su diverse tematiche quali: il costo e la distribuzione dei preservativi, sul femidon difficilmente reperibile nel nostro Paese e molto costoso, sui bandi di reclutamento del Ministero della Difesa che non permettono la partecipazione a soggettivi Hiv positivi, sulla discriminazione nei posti di lavoro, sull’omofobia, sul consumo di sostanze stupefacenti e sulle raccomandazioni delle Agenzie internazionali quali Onu e Commissione Europea che sono state sottoscritte dall’Italia ma mai attuate. Comunicare si scusa per l’imperdonabile errore augurandosi che cosi come tempestivamente ha posto rimedio con la pubblicazione di questa corrige allo stesso modo il nuovo Governo italiano provveda tempestivamente a porre rimedio a cosi evidenti lacune che penalizzano la vita di milioni di cittadini.

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