IL CANDIDATO – Cresciuta in Molise, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche ed un Master alla Bocconi in Management dello Spettacolo. Dopo  aver lavorato per importanti produttori e registi, tra cui il maestro Bertolucci, ha fondato la sua casa di produzione cinematografica: Moliwood Films. L’impegno in attività sociali  è sempre stato presente nel suo percorso. Pilar è candidata come capolista alla Camera in Molise con “Fare per fermare il declino”.
Politiche sociali in Italia per  lei vuol dire? 
Interpretare le necessità del variegato tessuto sociale. Per donne e giovani va incentivato l’inserimento nel mondo del lavoro e allo stesso tempo tutelata la maternità. Vanno riformati il sistema educativo introducendo la meritocrazia e il sistema previdenziale riequilibrandone i parametri in modo verticale.
Quante volte ricorre la parola sociale nel programma del suo partito? 
Ricorre continuamente se affiliata a concetti liberali di cooperazione tra pubblico e privato nella rimozione di tutte quelle diseguaglianze che penalizzano nell’accesso al mercato del lavoro e nel diritto ad una esistenza dignitosa.
Ha mai militato in un’organizzazione di Terzo Settore?
Sono socia fondatrice di Progetto Itaca Roma, onlus nata per attivare iniziative e progetti di prevenzione,assistenza e riabilitazione di persone affette da disturbi della Salute Mentale e di sostegno alle loro famiglie. E seguo la prima club house della capitale per il loro reinserimento sociale.
Infrastrutturazione sociale tra pubblico e privato, oppure socio assistenzialismo statale?
Indubbiamente la prima.
Fondazioni bancarie, risorsa del Paese o centri del potere economico? 
Centri di potere economico e aggiungerei anche politico, il recente scandalo MPS ne è la conferma. Vanno rimosse e passato il controllo delle banche al mercato senza che questo infici l’impegno delle banche sul territorio.
Oltre il suo partito quale crede sia un’altra forza politica capace di interpretare le esigenze del Terzo Settore?
Senza un risanamento generale dei conti pubblici non può esservi programma in favore del Terzo Settore che sia credibile. E, a parte la nostra, non vedo altre forze politiche che abbiano programmi credibili in tal senso.
Riforme, crede che vadano aggiornate le leggi che regolano lo storico apparato del welfare italiano?
Certamente si. Vanno rimosse le discriminazioni di sesso ed età e vanno garantiti maggiormente i disoccupati piuttosto che quelli che un lavoro già ce l’hanno. Inoltre bisogna porre fine allo scandalo delle maxi pensioni.
Come si pone rispetto ai tagli operati al Welfare durante il mandato del Governo Monti?
Non bene poichè fatti maldestramente e con troppa fretta, ed infatti su alcuni si è dovuto tornare anche in seguito per cercare di aggiustare il tiro. D’altronde l’esigenza era solo quella di fare cassa e non si è agito con logiche di rimodulazione dell’intero sistema.
Cittadinanza attiva, con Oscar Giannino premier vorrà dire?
Partecipazione alla vita civile del paese onorando i propri doveri e conoscendo i diritti propri e quelli altrui: tornare ad essere cittadini e non più sudditi.
Il ruolo del volontariato e del terzo settore nel nuovo Governo, quali saranno gli spazi e le opportunità per questi due mondi?
Saranno quelli che un sistema meritocratico e liberale potrà garantire puntando su una maggiore qualifica rispetto al passato, e quindi tutti quegli spazi immaginabili di cooperazione e di incentivazione tra pubblico e privato per il sostentamento delle attività meritevoli.
Ambiente, cooperazione internazionale, diversamente abili, legalità,migranti, minori a rischio, protezione civile, violenza sulle donne. L’elenco è in ordine alfabetico, le chiediamo di riposizionarli secondo le priorità che ritiene più opportune.
Violenza sulle donne, legalità, minori a rischio, ambiente, diversamente abili, protezione civile, migranti,cooperazione internazionali.
di Luca Mattiucci
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