FOGGIA. Sostenere le famiglie che cadono nelle mani degli strozzini e, allo stesso tempo, incoraggiarle a denunciare i loro usurai. Anche perché la crisi economica e la perdita del lavoro provocata dalla chiusura delle aziende, stanno diventando un alibi pericoloso per quanti ricorrono ai prestiti illegali con alti tassi di interesse. Senza contare, che sono aumentati coloro che vengono strangolati dai loro aguzzini per colpa del gioco d’azzardo. Ed allora, per contrastare e prevenire i casi di usura e per promuovere la cultura della legalità, la Fondazione Buon Samaritano di Foggia rilancia con forza il numero di telefono 0881/610211, un “salvagente” disponibile per chi sta annegando nel mare dei debiti e si trova in difficoltà economica. Come ricorda il claim della campagna pubblicitaria: «Sei sommerso dai debiti e ti sembra di sprofondare? Per salvarti, cerca l´aiuto giusto».
ASCOLTO E SOSTEGNO. «Nel 2012 la Fondazione ha eseguito oltre 200 ascolti. Si tratta di famiglie che si sono rivolti a noi per avere un consiglio, un aiuto, un sostegno economico. Inoltre, dal 1997 ad oggi ha concesso prestiti per un importo superiore ai 6 milioni di euro» spiega Giuseppe Cavaliere, presidente dell’ente di solidarietà nato con l’obiettivo di ascoltare le richieste delle vittime dell’usura o di chi versa in gravi condizioni di indebitamento. Ma la Fondazione Buon Samaritano offre anche consulenza legale e finanziaria, e fornisce alle banche convenzionate le garanzie necessarie per permettere alle famiglie aiutate di poter accedere a condizioni favorevoli al credito ordinario, che altrimenti verrebbe loro negato. «Lo scorso anno – prosegue Cavaliere – abbiamo assistito tante persone in difficoltà economica a causa della crisi. Famiglie che non arrivano a fine mese, che non riescono a pagare le bollette, le utenze, il mutuo della casa».
IL GIOCO SGRETOLA LE FAMIGLIE. Il lavoro quotidiano a stretto contatto con chi attraversa un disagevole momento economico ha permesso al presidente Cavaliere di «apprezzare la grande dignità di chi soffre in silenzio, di chi cerca di non far preoccupare i parenti, gli amici, la famiglia». Anche se non può mancare il richiamo ad una maggiore responsabilità sull’uso del denaro e alle nuove forme di dipendenza. Come il gioco d’azzardo. «E’ devastante. E’ una dipendenza che sgretola il tessuto famigliare, alla base di numerosissimi casi di chi ricorre agli usurai per ricevere denaro». Ma la Fondazione è pronta a correre in aiuto anche in queste circostanze, a condizioni precise: «E’ indispensabile avviare incontri, momenti di ascolto, di riavvicinamento – aggiunge Cavaliere – . Ed una volta che si ricompone il nucleo familiare possiamo intervenire con il sostegno economico».
DENUNCIARE GLI AGUZZINI. Oltre a far riemergere le famiglie dalle sabbie mobile dell’usura, la Fondazione orienta le proprie energie invitando le vittime a denunciare i propri aguzzini e costituendosi come parte civile nei processi penali. E proprio in questi giorni il Tribunale di Foggia ha condannato, in primo grado, a due anni di reclusione un usuraio denunciato dalla persona offesa che in questi anni è stata sostenuta ed assistita in tutte le fasi processuali dalla Fondazione Buon Samaritano. Che sempre in questi giorni ha chiesto di costituirsi parte civile anche nel processo “Baccus” nei confronti di 7 dei 15 imputati in attesa di giudizio, accusati di aver prestato ingenti somme di denaro a due imprenditori vinicoli pretendendo tassi altissimi. Perché c’è poco da fare: «La denuncia – conclude Cavaliere – rappresenta l’unica soluzione per liberarsi dal dramma dell’usura».

di Emiliano Moccia

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