NAPOLI. Dopo i tentennamenti degli ultimi giorni, sembra conclusa la vicenda dello Zoo e dell’Edenlandia, che ha tenuto col fiato sospeso per due anni i 70 dipendenti e causato più di un grattacapo agli enti coinvolti. Dopo un lungo tira e molla sul prezzo, la Brain’s Park si è aggiudicata l’area del parco giochi e quella del giardino zoologico (compresa l’area dell’ex cinodromo) con un accordo che da una parte garantirà i livelli occupazionali, dall’altra sarà propedeutico al rilancio della struttura. «Abbiamo saputo – spiega Marco Russo, responsabile del personale – che ci sarà una finestra di 15 giorni, in nome della trasparenza dopo la pubblicazione della gara d’appalto, nell’eventualità che qualcuno volesse farsi avanti con un’offerta uguale o superiore a quella fatta dalla Brain’s Park. Nel caso non ci fosse nessuna offerta, la trattativa può considerarsi conclusa. Dobbiamo, in tutto questo, – aggiunge, – ringraziare il Comune di Napoli, la Mostra d’Oltremare, la curatela fallimentare, la Provincia, la Regione e la Camera di Commercio, che si sono adoperati per far sì che si arrivasse a questo accordo».
ALTRI 15 GIORNI – «Siamo molto ottimisti – spiega Monica Doglione, dell’ufficio commerciale di Edenlandia-Zoo – ora si tratta veramente di aspettare solo una quindicina di giorni, necessari per espletare gli obblighi di legge, ma siamo molto soddisfatti di un accordo che garantisce il mantenimento dei livelli occupazionali e l’apertura di queste strutture, che la città non poteva assolutamente perdere». Lo zoo, infine, resterà aperto senza interruzioni, mentre l’Edenlandia sarà chiusa per alcune settimane per i necessari lavori di ristrutturazione.
 
Di Nico Falco

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