ROMA. Sono 25mila i maggiorenni affetti da sindrome di Down in Italia; un milione, circa lo 0,1% della popolazione, quelli in Europa. Una necessità tra tante : il diritto al voto. L’Aipd (associazione italiana persone down, ndr)e l’Asl RmE (azienda sanitaria locale, ndr) ,insieme per promuovere una campagna di sensibilizzazione sul tema della cittadinanza attiva e sul diritto al voto delle persone con disabilità intellettive. Presso il complesso monumentale Santo Spirito,a Roma, si è tenuta, infatti, la conferenza  “Il mio voto conta!”.  Presentata nel corso dell’evento, una lettera aperta ai partiti politici, in cui si chiede un impegno alla traduzione dei loro programmi in alta comprensibilità,  seguendo le regole di easy reading, condivise a livello internazionale. «Vogliamo votare e consapevolmente», è la richiesta. Tra i relatori della conferenza stampa, il neo portavoce del Forum Terzo Settore, Pietro Barbieri, e il Presidente della Fish, secondo cui « è necessario cambiare modello sull’idea delle persone in condizioni di marginalità: la disabilità non è una malattia, se non si esce da questo equivoco e non si considera una condizione ordinaria della vita, si continuerà a vivere nel pregiudizio. Non stiamo affrontando una questione superficiale-conclude  Barbieri- non esiste, una qualità di diritto di voto, altrimenti mettiamo in dubbio la democrazia».
LE ASSOCIAZIONI. Adriano Tedeschi, presidente dell’Associazione Sindrome  Down,appoggia con fermezza l’iniziativa: «La disabilità non è una patologia, ma una diversa condizione di vita. C’è bisogno di informazione, di comunicazione, di giuste notizie e di aiuti specifici che diano a queste persone la “normalità” che spetta ad ogni essere umano». Anche Antonio Nocchetti presidente dell’Associazione “Tutti a Scuola” è dello stesso parere: « La politica è spesso inadeguata, rispetto ai diritti dei disabili. Chiediamo che queste problematiche diventino argomenti portanti dell’agenda politica. Rivendichiamo tutto ciò, militando e scendendo in piazza. Infatti, lunedì 4 Febbraio, saremo a Montecitorio per dire che il diritto al voto è di tutti».

di Carmela Cassese

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