PARIGI. Sono scesi in piazza, in corso alla Bastiglia, i manifestanti favorevoli ai matrimoni e alle adozioni gay, appena due settimane dopo il corteo centinaia di migliaia di manifestanti che, invece, erano contrari. Dopo il piano di legalizzazione del governo parigino per i matrimoni gay, quindi, sembra esser scoppiata una guerra fatta di striscioni che onorano l’uguaglianza dei diritti, bandiere tricolore e megafoni.
Tra i manifestanti oltre agli stessi omosessuali, con i dovuti sostenitori morali, ci sono le Femen, un gruppo costituito per lo più da studentesse universitarie tra i 18 e i 20, che protestano a torso nudo. Nonostante questo, però, non sono riusciti ad arrivare al numero di quelli contrari alla proposta, che contavano 340.000 poliziotti e 800.000 organizzatori.
La proposta di legge sarà discussa in Parlamento martedì ed è fortemente osteggiata dall’opposizione di centro destra, dalla Chiesa cattolica e dalla comunità musulmana, che in Francia conta 5 milioni di persone.
In particolare, la maggior parte degli oppositori, è contraria all’adozione dei bambini perché «i diritti dei gay non corrispondano ai diritti di ogni bambino».
di Francesca Curcio