BOLOGNA. Disobbedire al Ministero per accogliere l’interpretazione dei giudici. È l’invito rivolto da Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) a Comuni, Regioni e associazioni per evitare di incappare in comportamenti discriminatori. L’occasione è l’uscita, pochi giorni fa, di un bando straordinario per il servizio civile(della durata di 20 giorni) della Presidenza del Consiglio dei ministri per la regione Emilia Romagna in cui si mettono a disposizione 350 posti. Chi farà domanda andrà a prestare aiuto nelle zone colpite dall’ultimo terremoto. Peccato che siano esclusi dalla possibilità di candidarsi tutti i ragazzi che non hanno la cittadinanza italiana.
LA SENTENZA. L’epilogo di questa storia è prevedibile, soprattutto alla luce della sentenza della Corte d’appello di Milano, datata 6 dicembre 2012. In quell’occasione, il giudice ha respinto il ricorso presentato dal Ministero della cooperazione sul caso di un giovane pakistano escluso dal servizio civile perché non cittadino italiano. L’assurdo, sottolinea l’avvocato Alberto Guariso della onlus Avvocati per niente, è che il bando continua a inserire la precisazione dell’Avvocatura generale, secondo cui il requisito della cittadinanza non è in contrasto con i principi comunitari. Proprio la motivazione usata dalla Corte milanese per giudicare discriminatorio il ricorso del ministero. Il parere dell’avvocatura, per altro, è precedente rispetto alla sentenza della Corte d’appello.

di Mirko Dioneo

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