FIRENZE. Attivare percorsi formativi di “piccola manutenzione”  per favorire meccanismi di rieducazione e risocializzazione di giovani detenuti. Il lavoro, dunque, come elemento di riabilitazione e reintegrazione sociale ( come previsto dall’Ordinamento Penitenziario). È l’obiettivo del progetto ‘Crei’ per ragazzi a rischio di esclusione sociale e in messa alla prova e con pene alternative alla detenzione, che nasce dalla collaborazione del Centro di Giustizia Minorile della Toscana e l’agenzia formativa Apab.
Trenta giovani – di età compresa tra 16 e 18 anni – seguiti dal Centro di Giustizia Minorile di Firenze, si prenderanno cura della scuola elementare “La Pira”, attraverso attività di giardinaggio nei campi attigui all’istituto, agricoltura biodinamica, lavori manuali e piccole manutenzioni all’interno dell’edificio stesso. “Crei”, finanziato dalla provincia di Firenze, comprende 3 moduli di 300 ore ciascuno, e prevede alla fine del corso, il rilascio di una Dichiarazione degli Apprendimenti.
«Si tratta di un’iniziativa molto importante – ha detto l’assessore comunale all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi – che permetterà a molti di uscire dalla marginalità in cui si trovano. Il progetto è altrettanto importante perché coinvolge una struttura che versa in condizioni d criticità. Una criticità -aggiunge- che riguarda anche altre scuole fiorentine e italiane e che è dovuta alla mancanza di erogazione di fondi da parte del Governo, che sta facendo degradare lentamente tutto il patrimonio scolastico».

di Carmela Cassese

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