FIRENZE. Anche l’Odg della Toscana-dopo Emilia Romagna, Lombardia e Veneto- approva la “Carta del carcere e della Pena”. Un codice etico-deontologico strutturato in 10 punti , che si propone di tutelare i diritti dei cittadini privati della libertà, oltre che sensibilizzare gli operatori della Comunicazione che si occupano di carcere e di giustizia in Italia. Una norma di autoregolamentazione che si snoda tra i contenuti dei principi fondamentali  della legge istitutiva dell’Ordine ( leg.69/ 63 art. 2) e quelli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e che ha continui riferimenti all’ Ordinamento penitenziario. Due i punti cardine : inammissibilità dell’ignoranza della legge e diritto all’oblio per l’ex reo.
IL PUNTO DI VISTA DELL’ESPERTO. Per Pasquale Troncone, docente presso l’Università Federico II di Napoli e studioso di Diritto Penitenziario «la proposta segna un punto di passaggio importante tra un modo arcaico di descrivere e diffondere l’immagine della prigione e un modo nuovo, fondato sul principio di dignità della persona umana, di descrivere il percorso punitivo che segue la commissione di un illecito penale di cui si è responsabili. Molto spesso l’uso distorto del lessico normativo ha insinuato nell’opinione pubblica che la pena è soltanto una circostanza eventuale per chi commette reati. Occorre invece, a partire dai giornalisti, mettere in evidenza che la pena va scontata, che non esistono benefici, ma esiste un percorso di natura negoziale tra il condannato e lo Stato che segna l’inizio di un recupero sociale attraverso l’opera di rieducazione. Per questi motivi occorre tornare all’autenticità dei testi normativi, affermare che la pena deve essere scontata anche in forma diversa dalla detenzione in carcere; evitare di confondere detenzione domiciliare con arresti domiciliari. Solo in questo modo anche i giornalisti potranno partecipare all’opera collettiva di rieducazione penale». Si attendono intanto risposte, circa una possibile attuazione,  dall’Ordine dei giornalisti della Campania. Ottavio Lucarelli, presidente, dichiara : «La proposta sarà sicuramente oggetto dell’ordine dei giorno del prossimo Consiglio  della Campania. Stiamo valutando».

di Carmela Cassese

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