NAPOLI. Tanti giovani provenienti dalla zone periferiche di Napoli con storie complicate alle loro spalle, cucineranno per i senza fissa dimora. Questo lo scopo del progetto sociale, promosso dall’ associazione “Scugnizzi” in collaborazione con la catena di pizzerie “Fratelli la Bufala” che hanno permesso la realizzazione di una pizzeria per poveri nel cuore del centro storico.
PIU’ SPERANZE. La struttura impegna ottanta metri quadri di fianco al dormitorio ubicato in via De Blasis e sarà destinata a tutti quei senza tetto che di sera cercano riparo presso la struttura. Un modo, quindi per allontanare questi giovani dai loro problemi quotidiani e per non essere inghiottiti dalla criminalità organizzata. Attraverso la “pizzeria dell’ Impossibile” sarà, quindi, offerta loro una speranza per migliorare la qualità delle loro vite. Il progetto si avvale della collaborazione del Comune di Napoli e vedrà anche l’ apertura di una scuola per pizzaioli rivolta ai minori a rischio. Un luogo dove potranno apprendere tutti i segreti per la realizzazione della vera pizza Napoletana. Una volta terminate le lezioni ai giovani sarà data la possibilità di entrare nel mondo del lavoro e di essere selezionati per lavorare in ristoranti in giro per il mondo.
TALENTI NASCOSTI. Pochi mesi fa è stato avviato un altro progetto “ Finchè c’è pizza c’è speranza” che ha interessato i giovani del carcere minorile di Nisida e che ha permesso ad alcuni di loro, di essere selezionati per lavorare come cuochi nelle filiali di Malta e al Cairo. «Riteniamo giusto che le imprese diano il loro aiuto ai più deboli in un periodo di grande crisi- dichiara Giuseppe Marotta, presidente della holding che gestisce la catena Fratelli la bufala- ma anche noi ne traiamo un vantaggio. Dall’esperienza analoga avviata nel carcere minorile di Nisida- conclude Marotta- abbiamo individuato tra i ragazzi due valenti cuochi, che oggi lavorano con successo per le nostre filiali. Speriamo di poter fare lo stesso con i nuovi iscritti»
PER SAPERNE DI PIU’
http://www.ascugnizzi.altervista.org/index.html

di Sabrina Rufolo

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