NAPOLI. Hanno sfilato lungo le strade del comune, reggendo manifesti e luci, per urlare un simbolico e forte “no” all’illegalità. Questo pomeriggio centinaia di persone (tra rappresentati delle Istituzioni e delle associazioni, studenti delle scuole di ogni grado e semplici cittadini) si sono riversati lungo le strade di Boscoreale per la “fiaccolata comunale per la legalità”. L’iniziativa, organizzata dall’amministrazione commissariale, si inquadra nelle attività previste per celebrare la “giornata per la legalità”, istituita in memoria del maresciallo dei Carabinieri Luigi d’Alessio (ucciso l’8 gennaio del 1982 a Torre Annunziata, mentre effettuava un controllo su una vettura a bordo della quale viaggiavano quattro latitanti; un proiettile vagante esploso dai camorristi uccise anche Rosa Visone, 16 anni, che stava attraversando la strada a un centinaio di metri di distanza).
LE DICHIARAZIONI – La giornata è cominciata al Santuario Maria SS. Liberatrice dai Flagelli, dove oltre quattrocento alunni delle scuole del territorio hanno ascoltato le parole di don Luigi Ciotti, il sacerdote che da anni, anche con l’associazione Libera, da lui fondata, si batte attivamente contro la camorra. «Siate orgogliosi di vivere in questa terra, – ha detto, – sono testimone di cose stupende di questa terra». Il sacerdote, sottolineando l’importanza di un cultura della legalità che non si fermi solo alle manifestazioni, ha parlato dell’importanza di «non essere cittadini a intermittenza, di trasformare la denuncia in proposta- ed ha invitato a- non scoraggiarsi, perché tutti insieme dobbiamo sconfiggere una malattia grave: l’indifferenza. Il primo testo antimafia e anticamorra, – ha concluso don Ciotti, – è la Costituzione, che deve diventare costume e cultura».
IL CAMMINO – La fiaccolata, partita da piazza Pace, ha attraversato una parte della città, per concludersi all’Istituto Vesevus, dove si è tenuto l’incontro-dibattito sul tema “Su la testa! Riprendiamoci il nostro futuro” (tra i protagonisti, oltre allo stesso don Ciotti,  Ivanhoe Lo Bello, vicepresidente di Confindustria per l’Education, Donato Ceglie, sostituto Procuratore generale di Napoli, Raffaele Marino, Procuratore capo della Procura della Repubblica di Torre Annunziata e Carlo De Stefano, Sottosegretario al Ministero dell’Interno).
LA PREMIAZIONE – Infine, la giornata si è chiusa con la premiazione dei vincitori della borsa di studio “Il mio impegno per la legalità”, che in questa edizione ha visto la partecipazione di oltre cinquecento giovani, suddivisi in tre sezioni in base all’età.
 

di Nico Falco

 
 
 

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