ROMA. Il carrello della spesa continua a ridursi. Gli italiani, sotto i colpi di una difficile crisi economica, sono costretti a una “spending review” casalinga che coinvolge anche la tavola. Cosi’ 6 famiglie su 10 sono state obbligate a cambiare gli acquisti dei prodotti alimentari, mentre il 50% ha ridotto decisamente a spesa. Il 34% (7,4 milioni) ha optato ormai per prodotti “low-cost” o di qualita’ inferiore e il 28% (6,5 milioni) ha ammesso di rivolgersi quasi esclusivamente ai discount. E’ quanto sostiene la Cia-Confederazione italiana agricoltori- in merito alle stime Istat sull’inflazione a dicembre e nel corso del 2012.
I CALI. A dicembre per la Cia «la corsa del carrello della spesa e’ leggermente rallentata, ma resta comunque ancora troppo caro per le tasche delle famiglie, mantenendosi superiore al tasso d’inflazione di circa un punto percentuale. A questa frenata ha contribuito l’agricoltura che ha mantenuto i listini a livelli bassi. Unica eccezione, anche per il periodo invernale e per il maltempo che ha distrutto diverse coltivazione, i vegetali freschi che al dettaglio sono cresciuti, a dicembre, del 4,7% rispetto al mese precedente e del 6% in termini tendenziali. Per gli altri prodotti, come carne bovina, olio d’oliva, farine e uova si sono avuti rialzi assai moderati (tra lo 0,1 e lo 0,4%). Per la frutta si e’ addirittura registrato un calo congiunturale dell’1,4%».

di Mirko Dioneo

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