NAPOLI. Secondo i dati emersi dal sesto rapporto di Euromobility “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, elaborato con il contributo di Bicincittà e FIT Consulting e con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, Napoli si colloca al ventunesimo posto, diventando la città più eco-mobile del Mezzogiorno.

LA CLASSIFICA. In vetta alla graduatoria nazionale, ancora una volta Torino, seguita da Brescia, Parma, Milano, Bologna, Bergamo e Venezia. In forte ritardo il sud, con l’Aquila, Catanzaro e Reggio Calabria, che chiudono la classifica, conquistando la poco ambita “maglia nera” della mobilità sostenibile italiana.  La nuova edizione del rapporto di Euromobility, che fotografa in maniera efficace la situazione della mobilità sostenibile nelle 50 maggiori città italiane, è quest’anno arricchita da nuovi interessanti indicatori, capaci di fornire parametri fino ad ora mai presi in esame dalla ricerca. Infatti, oltre al dettaglio relativo alle innovazioni introdotte per la gestione della mobilità (car sharing, bike sharing, mobility manager), allo stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazione o alimentate da combustibili alternativi (gpl, metano), all’offerta di trasporto pubblico, alle piste ciclabili, alle zone a traffico limitato e pedonali, appaiono per la prima volta anche i dati sulla distribuzione delle merci in città e sulle flotte di veicoli comunali.
Il capoluogo piemontese, grazie ad una flotta di biciclette condivise, ad un servizio di car sharing all’avanguardia e ad una quota elevata di auto a basso impatto ambientale, ha nuovamente sbaragliato la concorrenza, nonostante i valori di inquinamento atmosferico in città risultino tra i peggiori d’Italia, a causa delle avverse condizioni climatiche che interessano Torino e buona parte delle città che fanno parte del bacino padano.
EUROMOBILITY. Napoli, invece, nonostante la leadership al Sud, si segnala per alcuni primati poco lusinghieri che riguardano il più alto numero di autovetture per ogni kmq di territorio (anche se in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente) e il maggior numero di automobili inquinanti, sono quasi il 57% gli autoveicoli con più di 11 anni di vita nel capoluogo campano, ben cinque punti percentuali in più di Catania che segue in seconda posizione con il 52,2%.  Appare scarsa, inoltre, sempre a Napoli, l’offerta di trasporto pubblico locale, dove, secondo i dati di Legambiente utilizzati nel presente rapporto, le città di Salerno e Napoli hanno fatto registrare una forte riduzione dei servizi di trasporto pubblico, con la conseguente diminuzione del numero dei passeggeri trasportati, mentre i dati dimostrano come altrove, in città maggiormente ecosostenibili, l’aumento di offerta da parte delle amministrazioni sia stato premiato da una positiva risposta da parte dei cittadini, che usano di più il trasporto pubblico. “Questo sesto Rapporto – dichiara Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility- conferma la diffusione del bike sharing e una decisa ripresa del car sharing, ma segnala una battuta d’arresto nell’aumento delle auto a gpl e metano. Le amministrazioni dimostrano una sempre maggiore attenzione anche nelle politiche di gestione della distribuzione delle merci in città e ricorrono sempre più frequentemente ai veicoli a basso impatto, come le auto elettriche e ibride, per rinnovare le auto delle proprie flotte, ma la percezione è che il percorso sulla strada dell’eco-mobilità sia ancora lungo e tortuoso”.
Tale analisi è condivisa da Riccardo Canesi, presidente di Euromobility che sollecita le amministrazioni ad un maggiore impegno affinché la cultura della bicicletta si diffonda in misura maggiormente tangibile e capillare sul territorio nazionale

di Nicola Clemente

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