NAPOLI. Anno nuovo, piano nuovo. La cosiddetta zona rossa del Vesuvio, infatti, si allarga: è quanto deciso  dalla Protezione Civile, con appoggio favorevole della Commissione Grandi Rischi. Ai 18 Comuni attualmente “segnalati”,( Somma Vesuviana, Terzigno, Ottaviano, Ercolano, Sant’Anastasia, San Giuseppe Vesuviano, Pompei, Boscoreale, Pollena Trocchia, Torre Annunziata, Boscotrecase, Trecase, Portici, San Giorgio a Cremano, Cercola, Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio), se ne aggiungono altri 7: Napoli ( con la municipalità di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio),  Nola,  Palma Campania, Poggiomarino,  Pomigliano d’Arco, San Gennaro Vesuviano e Scafati ( unico comune in Provincia di Salerno).  Una prevenzione primaria,la cui finalità è quella di monitorare le porzioni di territorio “chiuse” nella zona rossa dei 25 Comuni individuati dal Piano Di Emergenza.   Non tutto il territorio, infatti,  è stato segnalato, ma solamente una piccola aerea esposta, in caso di eruzione ,  al pericolo di invasione da flussi piroclastici. La restante parte, che sarebbe eventualmente  interessata dall’arrivo di ceneri e lapilli, è stata quindi esonerata in base alla  legge regionale n. 21 del 2003 che regola le norme urbanistiche per i comuni rientranti nelle zone a rischio vulcanico dell’area vesuviana.

LE REAZIONI. Pronto l’intervento delle  Istituzioni dei paesi chiamati in causa. Il vicesindaco di Poggiomarino, Giuseppe Annunziata, ad esempio,  ha incontrato l’assessore Regionale alla Protezione civile Edoardo Cosenza che ha rassicurato la popolazione,  invitando a evitare atteggiamenti d’allarmismo. «Si è trattato di un incontro proficuo, che è servito a fare chiarezza sulla vicenda e a gettare le basi per iniziative future- ha sottolineato Annunziata-. L’amministrazione comunale si farà promotrice di un coordinamento tra i Comuni di Poggiomarino, Scafati, Palma Campania, San Gennaro Vesuviano e Nola, cioè quelli che rientrano nella nuova perimetrazione. Concerteremo insieme le mosse future, intanto all’assessore Cosenza va il nostro ringraziamento per la disponibilità al dialogo».  Tuonano sulla questione anche i Verdi Ecologisti , secondo cui  «l’ ingresso di Napoli nella zona rossa ci sembra un fatto positivo che includerà finalmente anche questo territorio comunale nel piano di evacuazione».

di Carmela Cassese

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