ROMA.  In occasione delle 50mila firme raccolte in tutto il mondo da Amnesty International da presentare al Presidente del Consiglio Mario Monti per chiedere la fine degli sgomberi forzati e della segregazione nei confronti delle minoranze etniche, sabato, in Piazza del Popolo, è stato organizzato un pomeriggio di musica, danza, teatro. Per ringraziare e far sentire la voce  dei firmatari sarà ricostruita una bandiera Rom sulla superficie della piazza. Hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione, che chiude una vera e propria maratona di eventi a favore dei diritti dei rom, l’Associazione 21 luglio, l’European Roma Rights Centre (ERRC), la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Popica Onlus, il gruppo di danza di bambine rom Cheja Chelen, il Progetto Sa’r San, la cooperativa Zajedno e le associazioni Monteverde antirazzista e Beato Zeffirino. L’organizzazione  che difende i diritti dell’uomo in tutto il mondo aveva chiesto, a settembre, al Presidente del Consiglio italiano di porre fine alla discriminazione nei confronti dei sinti, dei rom e dei camminanti . Questi ultimi costituiscono la più numerosa minoranza etnica:  si stima che essi costituiscano il 0,2% della popolazione italiana. «Nonostante formino un numero consistente – si legge in una nota diffusa da Amnesty Italia-, la legislazione italiana non prevede l’attuazione della strategia nazionale di inclusione. Negli ultimi anni nel nostro Paese molte famiglie appartenenti a queste minoranze etniche sono state costrette a sgomberare senza però che gli venisse offerta un’altra sistemazione. Sono state segregate – si continua a sottolineare nella nota-  in luoghi da cui è difficile accedere alle strutture base come le strutture ospedaliere, i negozi, le scuole, inoltre alcuni di questi luoghi sono provvisti di telecamere e barriere».

di Norma Gaetani 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui