BOLOGNA. È partito ufficialmente il 29 novembre 2012 il Piano freddo del Comune gestito dall’Asp Poveri vergognosi: 201 i posti a disposizione in strutture pubbliche e parrocchie (+30 rispetto al picco di emergenza del 2011 quando i posti erano 170 e + 70 rispetto ai posti base che erano 130 circa). “Abbiamo migliorato l’accoglienza senza aumentare i costi”, ha affermato Amelia Frascaroli, assessore al Welfare del Comune di Bologna. Tra le novità di quest’anno, la scelta di non ricorrere, come nel 2011, ai container della Protezione civile al Parco Nord, “una scelta utile nel momento della massima emergenza – continua Frascaroli – ma con criticità di gestione” e anche la possibilità di ricovero per gli animali dei senza dimora.
I NUMERI. Il riparo dal freddo sarà, infatti, solo in strutture: 100 alla Residenza Irnerio di via Pallavicini di cui 37 per famiglie, 45 al Capannoncino Zaccarelli vicino al dormitorio di via del Lazzaretto, 14 in parrocchie soprattutto per famiglie, donne in gravidanza o con bambini. Sono poi previsti altri posti solo per donne  al Madre Teresa di Calcutta e nel dormitorio Beltrame. Per quanto riguarda i costi, Irnerio e Zaccarelli sono stati risistemati (il primo aveva infiltrazioni nel tetto e necessitava di un impianto di riscaldamento, il secondo era inagibile a causa del terremoto) grazie a un finanziamento di 200 mila euro di Fondazione Carisbo (ne sono stati spesi 69 mila per Irnerio e 44 mila per Zaccarelli), senza costi aggiuntivi a carico dell’amministrazione. Nel 2011 abbiamo speso 281 mila euro per il Piano freddo, 3,18 euro al giorno a persona per 679 persone accolte, di cui solo 50 sono state ritenute bisognose di protezione anche dopo il 31 marzo (data di chiusura del Piano freddo). “Quest’anno spenderemo meno – spiega Frascaroli – anche perché non ci saranno gli 80 mila euro spesi per i container del Parco Nord”. Il Comune ha investito inoltre nell’informatizzazione del sistema di accoglienza per conoscere la popolazione, i bisogni delle persone, i servizi a cui sono in carico. Il servizio è gestito dalla Piccola Carovana. i posti nelle strutture va poi aggiunto 1 posto al rifugio di via del Gomito per una persona con un cane, più altri 9 posti per gli animali (con cucce al coperto). Il Piano freddo è partito in modo graduale e arriverà a regime in un paio di settimane. Ma già dal 29 novembre ci sono persone che sono state accolte e, attraverso i servizi di accesso del Comune (Centro diurno di via del Porto, Unità di strada, Servizio mobile di sostegno e Pronto soccorso sociale), hanno già trovato un posto. Ieri si contavano un centinaio di persone in fila davanti al Centro diurno di via del Porto per un posto letto e quasi altrettante in stazione.

di f.g.

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