REGGIO CALABRIA. Angelo Marra tetraparetico dalla nascita, ha deciso di partecipare alla prima prova zonale Centro-Sud di scherma in carrozzina, in programma per il 9 dicembre prossimo a Napoli, ma con buona probabilità sarà costretto a mancare lì’appuntamento. Perché? semplice, poiché per l’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria di rilasciargli il certificato di idoneità agonistica non se ne parla neppure.
IL CASO – Marra non è alla prima competizione in questa disciplina sportiva. Nel 2010 si è tesserato come atleta (categoria b) al circolo della scherma di Reggio Calabria ed ha partecipato agli scorsi campionati assoluti di scherma paralimpica a Livorno. L’anno scorso è stato a Napoli dove si è cimentato nelle prove per la zona del Centro-Sud, dove ha conquistato il terzo gradino del podio. La struttura di Medicina dello sport dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, adesso però, dice di “non poter rilasciare la certificazione richiesta dall’atleta, in quanto non è in grado di fare la visita sportiva con l’elettrocardiogramma sotto sforzo. Non c’è più il medico che c’era fino a qualche tempo fa e non si fanno più visite sportive ai disabili”.
L’ATLETA – Angelo Marra è un avvocato trentenne, dottore di ricerca in diritto civile. Componente della Fish ( Federazione italiana superamento handicap) e consulente legale dell’Ufficio nazionale antidiscriminazione ha dedicato la sua vita all’ impegno sociale e civile, a favore di chi vede negati i propri diritti. «Negare la possibilità ad un disabile di partecipare ad una competizione, è la palese violazione di un diritto oltre che un atto di grave discriminazione» ha affermato il giovane professionista, ribadendo che il diritto dei disabili a partecipare a delle manifestazioni sportive, è garantito dall’articolo 30 della legge 104/92 e che lo Stato italiano ha ratificato nel 2009 sulla base della Convenzione Onu sui diritti per le persone con disabilità.
di Rosa Ambrosio
