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Sylvie Goulard ne è certa: «Una donna competente su 330 milioni di cittadini europei si può trovare. Basta cercare». Eppure il Consiglio europeo continua a sostenere la nomina del lussemburghese Yves Mersch nel Consiglio direttivo della Banca centrale europea, al posto dello spagnolo Gonzalez Paramo, decaduto il 31 maggio. Un’ostinazione che rischia fare esplodere una volta per tutte il conflitto istituzionale tra Parlamento e Consiglio europeo.

«Eppure ci eravamo mossi per tempo, proponendo al Consiglio una rosa di donne molto brillanti, che potrebbe svolgere benissimo il compito a Francoforte», racconta Sylvie Goulard, 47 anni, eurodeputata centrista ed ex consigliere politico di Romano Prodi tra il 2001 e il 2004 (quando Prodi era presidente della Commissione).

L’esponente francese guida la battaglia del Parlamento europeo per rompere la dominazione maschile nel board della Bce: la foto di famiglia mostra il non meraviglioso spettacolo di 23 uomini in giacca cravatta. Un club anacronisticamente precluso alle donne, un po’ perché lo sono anche le singole banche centrali nazionali. «Ma questa è una scusa, la verità è che non si fa il minimo sforzo di apertura verso altri profili professionali: i due membri della Bce che non sono espressioni delle banche centrali si sono rivelati ottimi acquisti».
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*da la 27esima di Corriere.it

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