ROMA. Ogni sei secondi, nel mondo, una persona viene colpita da Ictus, indipendentemente dall’età o dal sesso ed 1 persona su 6 viene colpita dall’Ictus nell’arco della sua vita. L’ictus è responsabile di più morti ogni anno di quelli attribuiti all’Aids, tubercolosi e malaria messi insieme. In Italia, e in tutto il mondo occidentale, l’ictus è causa del 10-12% di tutti i decessi per anno, rappresenta inoltre la prima causa d’invalidità e la seconda causa di demenza con perdita dell’autosufficienza. Nel nostro Paese si verificano circa 200.000 casi di Ictus ogni anno e ben 930.000 persone presentano le conseguenze di un evento ictale.
PREVENZIONE. L’ictus è dunque un pericolo che può essere scongiurato tenendo sotto controllo i principali fattori di rischio: dei 200.000 ictus che si verificano ogni anno nel nostro Paese, oltre 150.000 potrebbero essere evitati e in diverse migliaia di casi si potrebbero azzerare o ridurre drasticamente i suoi effetti invalidanti con le cure adeguate prestate nelle primissime ore dall’inizio dei sintomi. Questo è il messaggio chiave della Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale, iniziativa promossa dalla World Stroke Organization, giunta alla sua ottava edizione, che si celebra in tutto il mondo il prossimo 29 ottobre. L’ictus, per la maggioranza degli italiani, rimane una patologia per molti aspetti ancora sconosciuta non solo nelle sue caratteristiche cliniche ma anche in termini di mortalità e disabilità. Da una recente indagine condotta da A.L.I.Ce. Italia Onlus in collaborazione con il Censis e l’Università degli Studi di Firenze, emerge che solo 8 italiani su 100 sanno, per esempio, che alcune anomalie cardiache, come la fibrillazione atriale (FA), sono cause predisponenti all’ictus. Inoltre, il 77,0% pensa di sapere cos’è, ma tra loro meno del 45% riesce ad identificarlo correttamente come una malattia del cervello, mentre circa il 14% ritiene che sia un tipo di infarto cardiaco, e l’11% lo considera una malattia del sangue.
L’IMPEGNO. «A.L.I.Ce. Italia Onlus insieme ad altre 40 tra Società Scientifiche e Associazioni di Pazienti a livello internazionale, ha recentemente firmato la Carta Globale del Paziente con Fibrillazione Atriale, che contiene le principali raccomandazioni che istituzioni, aziende sanitarie, enti regolatori e governi nazionali dovrebbero attuare per salvare vite umane, migliorare la vita dei pazienti, ridurre l’impatto della malattia e gli enormi oneri ad essa collegati – ha affermato l’ingegner Paolo Binelli, Presidente della Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus». La Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus conferma il suo impegno a favore della prevenzione e promuove, dal 22 al 29 ottobre, presso migliaia di farmacie in tutta Italia, il controllo della pressione arteriosa e della fibrillazione atriale. Grazie ad una costante prevenzione e ad una attenta diagnosi precoce, infatti, si possono evitare ben 3 ictus su 4 causati proprio da fibrillazione atriale.

di Walter Medolla

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