di Monica Ricci Sargentini*
Ci risiamo. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha compiuto venerdì scorso 36 anni e li ha festeggiati, come al solito, in pompa magna tra cantanti e attori famosi accorsi da ogni angolo del mondo per esibirsi alla corte del dittatore. Hanno accettato l’invito tra gli altri la nostra Ornella Muti, il britannico Steve Edwards, il francese Gerard Depardieu e molti altri.  Il concerto ufficialmente celebrava  Grozny (dal 2009 la festa cittadina coincide con il compleanno del leader),  la stessa capitale che nel 2003 l’Onu aveva definito “la città più devastata del pianeta” e che, dopo la ricostruzione,  è diventata un mega complesso di grattacieli. La festa  si è conclusa con gli immancabili fuochi d’artificio che hanno illuminato a giorno il cielo. Prima di chiudere lo spettacolo, però, Kadyrov si è voluto concedere un fuori programma con Ornella Muti: insieme hanno ballato la tradizionale “lezginka”, un “ballo infuocato” come l’ha definito l’ufficio stampa governativo.
All’attrice italiana deve essere sfuggita la gaffe planetaria in cui sono incorsi lo scorso anno la collega americana Hilary Swank, il belga Jean Claude Van Damme e la violinista britannica  Vanessa Mae  proprio per aver preso parte al compleanno del dittatore. Come raccontammo allora in questo post Swank si scusò pubblicamente per esserci andata: “Se avessi saputo cosa si nascondeva dietro quell’evento non avrei partecipato” disse. Venerdì, invece, le parole della Muti sono state del tutto diverse: ”Sono molto felice di essere qui con voi per festeggiare l’anniversario della nascita di Grozny – ha detto – Ho incontrato persone meravigliose. Auguri Grozny. Vi ringrazio molto”.
Figlio del presidente Akhmad ucciso nel 2004,  l’ex ribelle paramilitare diventato capo della Repubblica autonoma nel 2007 è accusato di numerose violazioni dei diritti umani, tra cui sequestri di persona, omicidi e stupri.  Anche quest’anno, dunque, non mancheranno le critiche. Le organizzazioni per i diritti umani rimarcheranno che una festa del genere non fa altro che banalizzare le sofferenze delle innumerevoli vittime degli abusi dei diritti umani in  Cecenia. Ornella Muti, forse, prima di accettare l’invito e il cachet pattuito avrebbe dovuto pensare a cosa stava facendo.
Oggi nella vicina Russia compie gli anni un altro uomo potente accusato di non aver grande rispetto dei diritti umani. Parliamo del presidente Vladimir Putin che festeggerà i suoi 60 anni alla grande (i movimenti giovani e i comitati filo-putiniani hanno organizzato eventi in tutta la Federazione).  Venerdì Kadyrov non ha potuto fare a meno di ricordarlo: “Ho buone notizie – ha detto – ho appena ricevuto una telefonata dal nostro presidente. “Si congratula con voi con tutto il cuore, vi augura tutto il meglio nella vita”.
Molto meno faraonica sarà, invece, la manifestazione  per commemorare Anna Politkovskaia, la giornalista di opposizione uccisa sotto casa il 7 ottobre di sei anni fa. Le autorità di Mosca hanno autorizzato  una manifestazione per un massimo di 200 persone nei giardini di fronte a piazza Pushkin. A lei va il nostro pensiero.
*estratto da: LE PERSONE E LA DIGNITA’  – visita il blog su www.corriere.it

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