NAPOLI. Dopo la tempesta, torna il sereno. Un faccia a faccia, ieri, tra Luigi de Magistris e l’assessore al Welfare Sergio D’Angelo, avrebbe riconciliato il sindaco di Napoli e l’esponente della sua giunta, che era stato a un passo dalle dimissioni.  «È stato», si legge in una nota dell’ufficio stampa del sindaco, «un colloquio importante e cordiale, come cordiale è sempre stato il rapporto fra l’assessore al welfare e il sindaco di Napoli. L’assessore D’Angelo ha chiarito che non c’è mai stata da parte sua alcuna volontà di danneggiare o indebolire l’azione di cambiamento che, in una situazione difficilissima, questa amministrazione sta portando avanti con grande coraggio. L’assessore ha voluto rappresentare la sua preoccupazione sul fatto che è stata ereditata una condizione finanziaria drammatica e che, non avendo avuto fino ad oggi risposte dal governo e dalle altre istituzioni locali, si sta producendo una quotidiana esasperazione del clima sociale. Una analisi che il sindaco ha pienamente condiviso, avendo sempre riconosciuto la difficoltà della sfida di governare nella emergenza finanziaria ereditata. Si è discusso, poi, dell’ importanza del progetto e del laboratorio politico napoletano, quindi anche del movimento arancione, che presto sarà presentato e che avrà tra i suoi protagonisti, oltre il sindaco, anche gli assessori della giunta fra cui lo stesso Sergio D’Angelo».
PIU’ ATTENZIONE AL WELFARE – La nota continua elencando una serie di argomenti di discussione tra i due, come la necessità di «consolidare l’attenzione verso quella parte di cittadini maggiormente colpiti dalla crisi e verso i quartieri dove maggiore è il disagio economico-sociale, a partire da Scampia». Si è quindi discusso», si legge nella lunga nota, «proprio della delibera Patto per Scampia come schema di intervento sperimentale e pilota da estendere a tutte le aree dove maggiore Š il disagio economico-sociale. Una delibera che dovrà vedere tutti gli assessori impegnati a realizzare nell’immediato tutte le misure stabilite e che da sempre sono state indicate come centrali da parte del sindaco stesso: dall’assegnazioni degli immobili comunali alle associazioni all’accelerazione sul completamento degli alloggi, passando per progetti di rilancio culturale, sportivo, educativo»,
di Redazione online
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