NAPOLI. Uno schiaffo alla donna di un boss, una sparatoria tra minorenni che si contendono l’amore di una ragazzina o uno sguardo di troppo tra scugnizzi che, talvolta, si sfidano solo perché appartengono a quartieri diversi. Ecco allora che c’è bisogno di trasmettere modelli positivi ai giovani, insegnando loro a gestire l’aggressività e l’emotività che spesso degenerano in tragedia. È per questo che nelle scuole del centro storico e, in particolare, in quelle dei Quartieri Spagnoli partiranno i corsi di Educazione ai sentimenti. Un progetto pilota che già sta scuotendo le coscienze nei vicoli di Montecalvario. Non a caso l’ultimo episodio di sangue ha visto come scenario vico Tre Regine, uno dei tanti “labirinti” dove passano le giornate i giovani dei Quartieri. Venerdì scorso, un ragazzo di appena 22 anni, Vincenzo Masiello è stato freddato dai killer con sette colpi di pistola perché, stando alle indagini, avrebbe offeso la donna di un camorrista della zona. Ecco perché Melinda Di Matteo e Pino De Stasio, assessori alle Politiche sociali e alle Pari opportunità della II municipalità si sono “inventati” i corsi di Educazione ai sentimenti e alle relazioni umane nelle scuole del territorio.
L’ESIGENZA. Un progetto che partirà a breve in tutta la municipalità, con particolare attenzione alle zone cosiddette a rischio e che si prospetta una vera rivoluzione verso la civiltà. Ma di cosa si tratterà? A spiegarlo sono Di Matteo e De Stasio, che hanno sottoposto l’idea al presidente Francesco Chirico: «Lo schiaffo alla compagna di un malavitoso – dichiarano – è costato la vita ad un 22enne. La sparatoria di alcuni giorni fa, per conquistare una tredicenne (che era la cugina di Annalisa Durante, ndr) da parte di un nipote del boss Giuliano ci fa capire che oggi più che mai c’è bisogno di lavorare sui sentimenti nelle scuole, dove si deve insegnare ai ragazzi cosa significano l’amore, l’amicizia e come gestire atteggiamenti di odio, violenza e omofobia. I dirigenti scolastici degli istituti in cui si avvieranno i corsi sono entusiasti dell’iniziativa, che prevede – oltre a lezioni frontali – la proiezione di film mirati su queste tematiche. Queste lezioni serviranno ad inculcare nei ragazzi l’idea che i sentimenti possono essere diversi e soprattutto rappresentano una buona prassi in termini di avanzamento di civiltà che vogliamo far emergere nella municipalità e in tutta la città».
 
Giuliana Covella

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