ROMA. E’ stato presentato “Vodafone Angel”, il servizio di assistenza e soccorso per le donne vittime di violenza, realizzato dalla Fondazione Vodafone Italia in collaborazione con la Polizia di Stato. Vodafone Angel, attraverso l’attivazione di un sistema di geo-localizzazione, di ascolto ambientale e di registrazione, consente di contattare il centro antiviolenza, che in caso di pericolo allerta tempestivamente le forze dell’ordine, fornendo tutte le informazioni necessarie per intervenire. All’evento “Stop Stalking”, organizzato da Fondazione Vodafone Italia e da Fondazione Bellisario, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, hanno partecipato l’amministratore delegato di Vodafone Italia Paolo Bertoluzzo, il vice capo della Polizia, Francesco Cirillo, il presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Lella Golfo, e il presidente della Fondazione Pangea Onlus, Luca Lo Presti. A trarre le conclusioni dell’iniziativa, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari opportunità Elsa Fornero.

I VOLTI NOTI – Ben 33 testimonial del mondo della cultura e dello spettacolo, dell’impresa e della politica, hanno prestato il proprio volto e la propria voce leggendo pensieri e parole di donne vittime di stalking. Tra questi: Gabriella Alemanno, Deborah Bergamini, Annamaria Bernini, Lorena Bianchetti, Debora Caprioglio, Mara Carfagna, Caterina Caselli, Paola De Micheli, Giustina Destro, Vanessa Gravina, Linda Lanzillotta, Beatrice Lorenzin, Marianna Madia, Maria Giovanna Maglie, Fioretta Mari, Elsa Martinelli, Simonetta Matone, Patrizia Mirigliani, Federica Mogherini, Flavia Perina, Pamela Prati, Laura Ravetto, Rosella Sensi, Luisa Todini, Mara Venier, Nicola Zingaretti.

LA SPERIMENTAZIONE – Il progetto Vodafone Angel viene ora esteso su tutto il territorio nazionale, con una potenziale diffusione di circa 2mila casi in Italia, sulla base dei risultati del progetto pilota avviato a Roma. La sperimentazione, in collaborazione con la questura di Roma, è stata condotta su un campione di 33 donne vittime di violenza. Il coordinamento sociale e’ a curadi Fondazione Pangea, mentre il centro anti-violenza è gestito da Associazione Differenza Donna. Il 30% delle donne coinvolte nella fase di sperimentazione ha tra i 30 e i 40 anni, il 27,3% ha tra i 40 e i 50 anni e lerestanti si dividono tra i 20-30 (15,2%), 50-60 (15,2%) e over 60 (12,1%). In questo campione, la maggior parte dei comportamenti persecutori sono messi in atto da partner o ex-partner, a conferma del fattoche la violenza sulle donne avviene quasi sempre all’interno della famiglia: in6 casi si tratta di coniugi, in 10 casi di ex-coniugi, 12 sono ex conviventi o ex fidanzati, mentre i restanti sono parenti, sconosciuti, colleghi o vicini di casa.

I NUMERI – Nel corso del 2011su circa 8mila reati persecutori denunciati in Italia più del 77% hanno avuto come vittima una donna, dall’entrata in vigore della legge sullo stalking il fenomeno è emerso in modo allarmante, portando alla luce centinaia di richieste di aiuto da parte delle vittime. I casi di cronaca che compaiono quotidianamente sui giornali evidenziano dati allarmanti: nel 2011 il 90% delle violenze sessuali,l’81% dei maltrattamenti in famiglia, il 58% della prostituzione minorile, il30% degli omicidi volontari hanno riguardato le donne. Lo stalking è un fenomeno trasversale, diffuso nella nostra società più di quanto generalmente si immagini. Si tratta di una violenza di tipo psicologico; una forma persecutoria che può degenerare in casi di violenza più gravi.

di Mirella D’Ambrosio

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