ROMA. La crisi favorisce il ritorno alla terra, e perché no alla solidarietà. «Le fattorie che coltivano la solidarietà possono essere una risposta concreta ed efficace alla crisi dello stato sociale. E’ necessario estendere la rete dei servizi innovativi a supporto dei soggetti svantaggiati, delle famiglie e delle istituzioni scolastiche e contrastare la politica dei tagli ai servizi sociali, cogliendo le grandi opportunità che offre l’agricoltura multifunzionale». Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, che ha incontrato il ministro delle politiche agricole Mario Catania, insieme alla responsabile agricoltura di Sel Loredana De Petris, consegnando un progetto di legge predisposto per la promozione dell’agricoltura sociale.

LA TERRA COME STRUMENTO DI INSERIMENTO E LAVORO – La coltivazione della terra può essere considerato un esempio di inserimento lavorativo per le persone svantaggiate, ma anche como strumento di crescita relazionale. «L’attività agricola – prosegue il leader di Sel – si presta particolarmente per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati e l’integrazione dei diversamente abili. Le esperienze di fattorie sociali già operanti sul territorio nazionale sono la dimostrazione concreta che si possono coniugare solidarietà, efficienza aziendale e un nuovo rapporto con i consumatori».«Con la nostra proposta di legge – sottolinea la responsabile agricoltura di Sel, De Petris – si provvede a collocare l’agricoltura sociale nella definizione giuridica di agricoltura multifunzionale, consentendo l’applicazione del regime fiscale delle attività connesse. Per promuovere la diffusione di queste esperienze proponiamo inoltre che siano estesi a tutti gli operatori svantaggiati impiegati gli sgravi contributivi già  in vigore per la cooperazione sociale, che sia attribuita alle fattorie sociali una priorità nell’assegnazione di terreni demaniali e immobili confiscati alla criminalità, che sia istituito un osservatorio nazionale presso il ministero delle politiche agricole per il monitoraggio e la diffusione delle migliori pratiche». Il progetto di legge di Sel è stato inviato inoltre anche al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, al ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, e ai presidenti delle Commissioni agricoltura di Camera e Senato. (Fi. Pe.)

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