ROMA. Il Fondo nuovi nati messo a punto dal dipartimento per le Politiche della famiglia funziona: presto partirà la proroga fino al 2014 e sarà possibile presentare nuovamente le domande. A darne notizia è Angelo Mari, direttore generale del dipartimento per le Politiche della famiglia, presso la presidenza del Consiglio dei ministri. «Stiamo lavorando alla proroga per gli anni 2012, 2013 e 2014 – spiega Mari – il decreto interministeriale di proroga è stato appena registrato dalla Corte dei Conti e a breve sarà possibile presentare di nuovo le domande». I tempi, ha assicurato Mari, non saranno lunghi. «Abbiamo già predisposto la bozza di protocollo con l’Abi e le convenzioni con le banche. Il decreto interministeriale di proroga ha le stesse condizioni di quello precedente ed è stato registrato. Il protocollo di proroga con l’Abi verrà firmato nei prossimi giorni e per le convenzioni con le banche si tratta solo di prorogare quelle già emesse».

NESSUN VINCOLO DI DESTINAZIONE – Al mese di marzo di quest’anno, grazie al Fondo, sono stati erogati finanziamenti per oltre 132 milioni di euro pari a più di 24 mila prestiti. «Il Fondo nuovi nati ha avuto successo perché il numero dei beneficiari e anche il finanziamento è significativo rispetto ad altri fondi similari che invece non sono riusciti ad avere lo stesso numero di adesioni – continua Mari – probabilmente uno dei motivi del suo successo è che non ha un vincolo di destinazione. Il presupposto, infatti, è solo quello di avere avuto un figlio negli anni considerati, poi, su come utilizzare questi soldi, non ci sono particolari vincoli». Le richieste hanno superato quota 25mila e sono state quasi tutte approvate permettendo ai diversi istituti bancari di concedere un prestito di 5mila euro, da restituire entro 5 anni, ai genitori di bambini nati o adottati negli anni 2009, 2010 e 2011, senza limitazioni di reddito e con un tasso annuo effettivo globale (Taeg) fisso non superiore al 50% del tasso effettivo globale medio (Tegm). Dai dati raccolti dal dipartimento emerge come il prestito sia stato concesso in tutte e 20 le regioni italiane e da ben 135 banche.
I DATI E LA CAMPAGNA INFORMATIVA – A garantire sul prestito, il fondo istituito proprio dal passato governo, ma a giudicare dai risultati sono pochissimi quelli che non riescono a restituire la somma concessa dalle banche. Ad oggi, infatti, sono solo 54 i casi in cui ci sono state difficoltà da parte della famiglia richiedente nel restituire il prestito, causando così l’escussione della garanzia da parte delle banche per un totale di circa 160mila euro. «Un dato – chiarisce Mari – che dimostra come la stragrande maggioranza paga regolarmente». Secondo i dati aggiornati al 31 marzo 2011, inoltre, di 24.207 prestiti concessi, 23.789 hanno riguardato figli naturali, mentre 418 figli adottati. Oltre 15mila prestiti, inoltre, sono stati elargiti con garanzie standard, mentre più di 8.500 hanno riguardato famiglie con bassi indicatori Isee. Nei tre anni, infine, il numero di prestiti concessi non ha avuto un andamento regolare. Durante il primo anno (2009) sono stati concessi poco più di 7mila prestiti, quasi 11mila nel 2010 e oltre 6mila nel 2011, ma per Mari il numero oscilla in balia della possibilità di pubblicizzare il progetto. Per i prossimi anni, però, assicura Mari, ci sarà una piccola campagna informativa ad hoc. «Daremo comunicazione – spiega – e faremo una piccola campagna informativa compatibile con le risorse disponibili».
di Rebecca Montini

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