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SALERNO – Prosegue ormai da quattro giorni la protesta dei titolari delle nove strutture balneari di Policastro Bussentino, nota località turistica del Cilento, che giovedì mattina si sono incatenati dinanzi alla villa comunale e hanno iniziato lo sciopero della fame: si vuole attirare l’attenzione della collettività e del Comune sulla situazione drammatica che si trovano ad affrontare.
LIDI SEQUESTRATI – Le strutture, infatti, sono state sequestrate ormai dal mese di marzo, perché sono risultate abusive su terreno demaniale. Alla scadenza della concessione originaria, avvenuta nel 2009, non sono seguiti regolari rinnovi di sei anni, ma proroghe annuali. Di qui l’intervento della Procura della Repubblica che ha disposto il sequestro dei lidi. I titolari delle strutture, che dal 2009 hanno proseguito la loro attività in virtù delle proroghe concesse dall’Ufficio Tecnico del Comune, sollecitano le pubbliche autorità a uscire dal silenzio in cui si sono barricate e ad agire avvalendosi dello strumento dell’autotutela per rimuovere gli ostacoli all’esercizio delle loro attività.
IN 150 SENZA LAVORO – “Protesteremo a oltranza fino alla risoluzione del problema – dichiara uno dei manifestanti – e, se necessario, occuperemo anche il Comune”. Il paese è in ginocchio: circa 150 persone sono senza lavoro, inoltre la località balneare, che vive prevalentemente di turismo, non è in grado di offrire alcun servizio lungo il suo litorale che, a metà luglio, è incredibilmente e tristemente deserto.

di Federica Pugliese La Corte

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