CAGLIARI. Dopo due giorni di discussione in Consiglio Comunale, a Cagliari nasce il registro delle unioni di fatto e delle convivenze. Così il capoluogo sardo si allinea agli altri comuni italiani – sono già ottanta – che hanno già riconosciuto i diritti alle coppie omosessuali ed etero a prescindere dalla celebrazione del matrimonio. Al registro potranno iscriversi tutte le persone maggiorenni, omosessuali o etero che convivono da almeno un anno. Dopo l’iscrizione potranno accedere ai benefici dell’amministrazione, con una parità di trattamento in materia di diritto alla casa e di supporto da parte dei servizi sociali. Il registro sarà coperto dalla privacy e l’iscrizione avverrà per via telematica attraverso i moduli disponibili sul sito dell’amministrazione.
LE ALTRE CITTA’. Il registro delle unioni civili è attivo anche a Napoli. Il comune partenopeo intende rimuovere tutte le forme di discriminazione esistenti, con lo scopo di realizzare condizioni di pari opportunità, libertà e solidarietà, sia tra persone di sesso diverso che tra persone dello stesso sesso. Napoli ospiterà il Gay pride il 30 giugno, con partenza da piazza Cavour e arrivo a via Partenope. Il movimento per i diritti omosessuali e trans sarà una festa aperta a tutti i soggetti politici, sociali e culturali che condividono la necessità di rivendicare il diritto all’uguale dignità e parità dei diritti umani, nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, della Costituzione Italiana.
di Paola Grasso