di Mirella D’Ambrosio
RIO DE JANEIRO. Approvata la bozza sullo sviluppo sostenibile presentata alla Conferenza Rio + 20. Nei 283 punti, dettati da aspirazioni ambientaliste, ci sono le idee per un maggiore rispetto dell’ambiente e per uno sviluppo sostenibile. Nell’approvazione della bozza del documento finale di Rio+20 c’é stata una mediazione dell’Italia: lo ha ricordato il ministro dell’ambiente Corrado Clini, indicando tra l’altro i colloqui avuti nelle ultime 48 ore con i rappresentanti dell’Ue e il ministro degli esteri brasiliano, Antonio Patriota.
I COLLOQUI «C’era una forte preoccupazione europea su alcune posizioni che sostanzialmente puntavano a non chiudere l’accordo perché non c’erano soddisfazioni su alcune delle tematiche – ha detto Clini  – mi sono fatto carico, anche sulla base della forte e lunga cooperazione che abbiamo con il Brasile in campoambientale, di facilitare un dialogo tra il Brasile e l’Ue», ha aggiunto, ricordando tra l’altro, come «l’incontro avuto con il ministro Patriota abbia favorito la mutua comprensione e i brasiliani hanno accoltola richiesta di un documento migliore su alcuni punti». Clini ha poi incontrato il commissario europeo per l’ambiente Potocnik e il ministro tedesco Altmaier: «Abbiamo lavorato in modo tale che l’Ue convergesse sul documento presentato dai brasiliani», ha concluso Clini, sottolineando «l’importanza di essere riusciti ad aver trovato l’accordo».
SCONGIURATO IL FALLIMENTO. C’era infatti il rischio di un fallimento: avremmo potuto ripetere l’esperienza di Copenhagen di 3 anni fa, con effetti disastrosi sulla possibilità di dare forza al processo internazionale per lo sviluppo sostenibile e la green economy”. Eletto nel Bureau della Conferenza Rio+20, in questi giorni il ministro dell’ambiente Clini presiederà i lavori dell’assemblea plenaria delle nazioni.
 

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