ROMA. Sono state 192.536 le donazioni (metà delle quali hanno riguardato unità immobiliari a uso residenziale) effettuate in Italia nel 2009. Il 50% ha riguardato immobili a uso abitazione e accessori e il 22% terreni; il 7% la cessione di quote di società di persone o srl; il 5,5% è stato dato con riserva di usufrutto su fondi urbani o agricoli e il 2,7% ha riguardato la cessione di aziende. Dal 2000 al 2009 la tendenza degli italiani a utilizzare lo strumento della donazione è cresciuto con un aumento nei nove anni considerati del 57, 5%. A raddoppiare sono soprattutto le donazioni di immobili a uso abitazione mentre quelle dei terreni sono cresciute del 10%. Le donazioni vengono utilizzate soprattutto al Sud dove nel 2009 sono state effettuate 492,1 donazioni ogni 100.000 abitanti, mentre nelle Isole 359,9, nel Nord-ovest 237, nel Nord-est 306,5 e nel Centro 215,9.
I DATI. Le regioni con il minor numero di donazioni rispetto agli abitanti sono la Toscana (146,4 ogni 100.000 abitanti), l’Emilia-Romagna (207,9) e la Lombardia (227). Le tre regioni caratterizzate dal maggior numero di donazioni rispetto alla popolazione sono, invece, la Basilicata (763,7 ogni 100.000 abitanti), il Trentino-Alto Adige (737,8) e la Valle D’Aosta (654,3). Lo dice il rapporto sulle “Donazioni in Italia”, presentato dal Consiglio nazionale del notariato che insieme a diverse associazioni di consumatori (Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori) ha redatto su questo tema l’ottava“Guida per il cittadino”, dal titolo “Donazioni consapevoli”.
I NOTAI. «Nel generale clima di crisi e di emergenza che sta attraversando il paese le contrattazioni e i movimenti immobiliari hanno subito un rallentamento. In questo contesto le donazioni sono uno strumento particolare che risponde alla volontà di sistemare il patrimonio, per esempio tra i figli, ed evitare situazioni di comproprietà che creano problemi – sottolinea il presidente del Consiglio del notariato, Giancarlo Laurini – Con il ritorno di una tassa come l’Imu questo strumento può essere usato per suddividere i beni familiari ed evitare di pagare troppe tasse. Ma tutto questo va fatto senza violare la legge, per questo abbiamo pensato a una guida per orientare i cittadini»

di Mirko Dioneo

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