di Luca Mattiucci*
ROMA. Gli ultimi dati emersi dal rapporto Inps fotografano una situazione a livello nazionale che sempre più si fa insostenibile: «Metà dei pensionati riceve meno di 500 euro al mese. Più del 50% è concentrato al Sud». A riaccendere la polemica sulle scelte fiscali del Governo è il segretario nazionale della Fap-Acli (www.fap-acli.it), il comparto della storica sigla dei lavoratori cattolici dedicata agli anziani «E’ necessario che il Governo e il Parlamento – incalza Orlando – mettano in campo iniziative urgenti a sostegno dei redditi da pensione e per salvare la possibilità di vita degli anziani.
L’INIZIATIVA. Circa il 77% del complesso dei trattamenti pensionistici in essere presenta un valore medio mensile inferiore ai 1.000 euro». Fin qui potrebbe sembrare il solito ritornello politico snocciolato sulla base degli ultimi dati ed invece la musica cambia «Mentre Abi e Governo sono ancora impegnati a discutere su conti correnti a costo zero noi abbiamo deciso di far da soli. Se si guarda al Terzo Settore si scopre ben presto che si tratta di una grande platea di consumatori ». Orlando sintetizza così l’ultima iniziativa messa in campo. Un accordo tra Fap Acli e Banco Popolare per garantire un nuovo tipo di Conto libretto: a costo zero. Proprio così: canone zero e operazioni illimitate; accredito della pensione, prelievi e versamenti allo sportello, bonifici e domiciliazioni, bancomat e carte di credito, tutto gratuito.
BUONE PRASSI. «Un’operazione che ci auguriamo venga replicata anche da altre organizzazioni magari anche in altri settori perché lo crediamo necessario oltre che utile. Bisogna finirla con il pensare che il Terzo Settore sia solo una realtà che chiede fondi allo Stato. Al contrario è un universo a cui bisogna guardare con interesse e da dove spesso emergono soluzioni innovative che altrove latitano»
PER SAPERNE DI PIU’:
Il sito Fap – Acli
*estratto da Corriere Economia del 1 giugno 2012

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