MILANO. Saranno coinvolte tutte le piazze in cui si verifica lo sfruttamento delle persone migranti  nel progetto “Unità Mobile di Strada”, organizzato dalla cooperativa “Lotta contro l’emarginazione” di Sesto San Giovanni. L’iniziativa ha l’obiettivo di monitorare e segnalare le piazze in cui si verifica il dilagante fenomeno del caporalato, una vera e propria tratta di lavoratori extracomunitari e non che, sottopagati e non tutelati da alcuna legge perché in nero, devono corrispondere oltre la metà della loro paga ai “caporali”. Un movimento che si verifica alle prime ore dell’alba, quando i “caporali” vanno nei luoghi dove trovano una manodopera disposta a tutto pur di racimolare pochi euro.  La lotta al fenomeno verrà svolta nei siti di reclutamento, con un pulmino che permette di raggiungere le zone in cui il fenomeno si verifica.
IL PROGETTO. Proposta e coordinata da Paolo Cassani della cooperativa di Sesto, l’idea dell’Unità Mobile di Strada fa parte di una serie di iniziative contro la tratta dei migranti: nell’arco di tre anni, infatti, i  tre sportelli attivi su Milano e provincia hanno raccolto come risultato 500 denunce e p0ortato all’arresto di 52 imprenditori.  Il fenomeno non si ferma e ad alimentarlo è anche« il ricatto tra l’imprenditore e l’immigrato per il permesso di soggiorno», come spiega Ludovica Scaletti.

di Claudia Di Perna

PER SAPERNE DI PIU’
Il sito della Cooperativa Lotta contro l’emarginazione 

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