NAPOLI. L’arte per restituire i sogni agli invisibili, ai bambini delle favelas di Salvador de Bahia che hanno diritto ad un futuro. Fiorella Mannoia è testimonial del progetto Axè Italia Onlus. Il 23 marzo è partito da Bologna il tour dell’artista che presenta il nuovo album “Sud”, un concept ispirato dal best seller “Terroni” di Pino Aprile realizzato per ridare dignità ai popoli conquistati, saccheggiati, offesi. E i Sud del mondo sono quelli di Napoli, dell’Africa, del Brasile.
Nelle prime otto date dieci ragazzi brasiliani, tra ballerini, percussionisti, capoeristi e un cantante, accompagnano il viaggio sonoro della Mannoia per raccontare l’allegria, la nostalgia, la malinconia e le migrazioni dei popoli che non dimenticano le proprie radici. I bambini di strada recuperati attraverso l’arte, la musica e la danza dal Projeto Axé, organizzazione non profit nata in Brasile nel 1990, sono oggi artisti straordinari. Già musicisti nell’album “Sud”, cantano e danzano la speranza di un futuro migliore. Il progetto, ideato dall’educatore italiano Cesare de Florio La Rocca, ha consentito il recupero del novanta per cento dei ventimila «ninos de rua brasiliani», incoraggiando il gemellaggio con associazioni analoghe presenti sul territorio. A Napoli, dove è presentato nella Sala Giunta del Comune, il progetto Axè è gemellato con i ragazzi della fondazione di don Luigi Merola, “’A voce d’e creature”, che si è fatta carico dell’ospitalità dei giovani artisti brasiliani. Roberta Giassetti, responsabile del Progetto per l’Italia, e Marcos Candido, pedagogista di Axè, sottolineano l’importanza della metodologia che va diffusa e condivisa, così come fa la fondazione di Don Merola. «A Napoli – spiega il prete anticamorra – sono diecimila i ragazzi che hanno abbandonato la scuola. Insieme portiamo avanti l’arte come strumento per farli diventare cittadini liberi». Presto un lungometraggio racconterà la storia de “’A voce d’’e creature”. L’assessore comunale alle Pari Opportunità Giuseppina Tommasielli ringrazia la Mannoia. Dopo la testimonianza di Margherita Dini Ciacci, presidente dell’Unicef Campania, l’intervento di Cesare de Florio La Rocca. Da quarantaquattro anni in Brasile accanto ai ragazzi di strada avverte un vento di speranza. Racconta la sua esperienza spiegando che i bambini «hanno piene le scatole delle dichiarazioni d’amore». Per loro occorrono politiche concrete, da porre al centro. «L’arte non possiede aggettivi – continua – ma gli artisti devono essere politici».
ESPERIENZE NELLE PERIFERIE. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parla di musica militante, di pedagogia della creatività, di Napoli capitale di accoglienza, inclusione, valori positivi, di una città con un’alta densità di popolazione giovanile. La “pedagogia del desiderio”, la metodologia di Progetto Axé ideata in collaborazione con il maestro Paulo Freire, con l’ArtEducazione (danza, capoeira, musica, moda e arti visive), può essere un esempio per tutti i ragazzi a rischio, anche quelli delle periferie urbane.
L’ARTISTA:«BAMBINI STUDIATE.  AVETE  DIRITTO  A  SOGNARE» . Fiorella Mannoia è «onorata» del ruolo di testimonial del progetto del «nostro connazionale invisibile». Tanti personaggi che non fanno nulla di buono sono ingiustamente famosi mentre «ci rattrista che questi grandi uomini siano soli a combattere giorno dopo giorno. Chi sono queste entità grigie che giocano con il nostro futuro, con quello dei nostri figli, parlando di spread, di borsa, di stupidità simili? In questo momento storico, scusa Sindaco, siamo nel deserto di futuro, deserto di desiderio. Bisognerebbe istituire il Ministero dell’Infanzia». Spara a zero contro «quei maiali che vanno con le bambine e sono sempre protetti, e vanno a sporcare coloro che sono sacri. Toccare i bambini è peggio che bestemmiare e nessuno se ne interessa perché non sono elettori. Bambini – esorta l’artista – non vi fate prendere in giro da questa gente, ma studiate. Avete diritto a sognare».

testo di Maresa Galli
video di Simona Petricciuolo

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